TOLMEZZO E AZZURRA PREMARIACCO NON SI FANNO MALE

di MASSIMO DI CENTA

TOLMEZZO – AZZURRA PREMARIACCO 0 – 0

TOLMEZZO:Samuele Di Giusto, Daniele Faleschini, Gabriele Faleschini, Persello, Capellari, De Giudici, Madi, Fabris (20’st Solari), Romanelli, Gregorutti, Nagostinis (20’ st Nassivera). A disposizione: Beltrame,Zanier, Zancanaro, De Antoni, Maion, Sabidussi, Cimenti. All. M. Serini.

AZZURRA PREMARIACCO

Lavaroni, Del Negro (36’ st Caissutti), Missio, Lodolo, Nardella, Barreca, Campanella (29’ st Sokanovic), Meroi, Jogan (20’ st Pisu), Miano, Quintana (1’ st Tommaso Di Gisuto). A disposizione: Bertoni, Rausa, Visentini, Coren, Sattolo. All. G. Dorigo.

ARBITRO: Mongiat di Maniago. (assistenti: Marri e Banello di Gradisca d’Isonzo e

NOTE: ammonito Lodolo. Calci d’angolo 4 a 2 per il Tolmezzo.

TOLMEZZO

Nella domenica in cui Juventina e Sevegliano Fauglis pareggiano e il Forum Juli perde, va bene solo all’U.F.M. che è l’unica delle prime a fare bottino pieno. In quest’ottica, insomma, lo 0 a 0 del “Fratelli Ermano” tra Tolmezzo e Azzurra Premariacco ha il sapore dell’occasione buttata via, perché vincere, per una delle due, avrebbe significato rosicchiare punti importanti. Partita decisamente bruttina quella vista in Carnia, con nessuna delle due formazioni in grado di prendere in mano l’iniziativa. È partito meglio il Tolmezzo, che nella fase iniziale del primo tempo ha provato a costruire qualcosa sull’asse Nassivera – Gregorutti – Madi senza peraltro ricavarne occasioni importanti. Un contatto sospetto in area dell’Azzurra tra un difensore ospite e Gregorutti ha suscitato qualche protesta anche se occorre dire che l’arbitro era vicino al punto in cui è avvenuto il fatto ed ha indicato immediatamente la bandierina dl calcio d’angolo. L’Azzurra Premeriacco, dal canto suo, ha provato ad impostare con la costruzione dal basso, ma senza la velocità necessaria per sorprendere il primo pressing avversario. Solo quando la palla arrivava tra i piedi di Miano si aveva la sensazione che potesse accadere qualcosa di importante, ma i suoi compagni non hanno mai assecondato l’ispirazione del 10 in maglia azzurra. La produzione offensiva della squadra di Dorigo, nel primo tempo, si limite ad un colpo di testa di Jogan e ad un diagonale di Meroi che Samuele Di Giusto ha sventato in assoluta tranquillità. Nella ripresa, ancora più scarni i cenni di cronaca: il match si è dipanato su ritmi davvero bassi. Molti errori di misura da ambo le parti e poche idee: col passare dei minuti, un po’ la stanchezza e un po’ il campo appesantito hanno indotto le due squadre a mantenere un atteggiamento prudente, facendo apparire chiaro che il concetto più importante fosse il prima non prenderle. Solo una giocata, un episodio, un calcio da fermo avrebbe potuto schiodare un nulla di fatto giusto nella forma e nella sostanza.