di Matteo Femia
Il primo ko stagionale della corazzata Isontina, il mezzo passo falso dell’inseguitrice Manzanese incapace di approfittare dell’occasione, la lezione di convivenza tra generazioni dell’Ufi terzo in classifica. E, nell’altro girone in cui ci sono portacolori della provincia di Gorizia, il dominio della Romana che prosegue senza sosta, riuscendo anche nell’impresa di ribaltare una partita iniziata col piede sbagliato. Sono tante le storie che arrivano dai due gironi di Seconda categoria più a est in Friuli Venezia Giulia in questa prima giornata di ritorno, e sono tutte da snocciolare.
Il primo racconto di questa raccolta potrebbe intitolarsi “La sorpresa”: protagoniste, Isontina e Manzanese. La capolista infatti inciampa per la prima volta in stagione: il 3-1 subito a domicilio dalla Serenissima non deve far suonare campanelli d’allarme, perché una sconfitta ci può ampiamente stare, ma il dato su cui lavorare c’è e riguarda le difficoltà casalinghe emerse nelle ultime partite. Si, perché anche l’ultimo appuntamento a San Lorenzo del girone d’andata non aveva regalato i tre punti, visto il pareggio per 3-3 colto in extremis dal Mossa. Insomma, urge ricalibrare l’Isontina tra le mura amiche. Il bicchiere mezzo pieno per i giallorossoneri arriva però da Manzano, dove i seggiolai buttano via una ghiotta occasione per rosicchiare tre punti alla prima del lotto: il Villesse si difende con ordine, e porta a casa uno 0-0 che fa morale, frenando al contempo gli ardori di rimonta della truppa arancio-nera.
Il secondo racconto del giorno invece arriva da Capriva, e si potrebbe intitolare come una vecchia canzone di Cat Stevens, “Father and Son”. Si, perché l’Ufi agguanta il terzo posto con un secco 4-1 al Moraro nel derby tra dirimpettai, e lo fa grazie ad un undici titolare composto da generazioni completamente diverse: quattro elementi over 40 (Chiabai, Biagi, Maurencig e l’allenatore-giocatore Longo, costretto a rimettersi gli scarpini e a guidare la difesa a causa delle numerose assenze) e sette ragazzini terribili nati negli anni Duemila. Nessuna via di mezzo. Il simbolo di questo patto tra generazioni porta un cognome preciso: Mattioli. Giovanni e Niccolò, rispettivamente classe 2000 e 2003, sono infatti in campo a garantire gol e assist, mentre papà Gianluca è invece in panchina a prendere il posto di Longo come mister e a guidare così la squadra verso i tre punti. Che belle storie che sa regalare la Seconda categoria. Una di queste è quella che arriva dal girone F, dove la Romana non conosce ostacoli, mantenendo la propria imbattibilità e superando le forche caudine rappresentate dall’insidiosa trasferta sul campo del Cgs. I triestini passano in vantaggio, ma qui emerge la forza del gruppo monfalconese, capace di ribaltare una situazione fattasi assai difficile. E’ anche da partite così che si forgia una mentalità vincente. Il titolo, in questo caso, potrebbe dunque essere “L’Esempio”. I numeri, d’altronde, sono tutti dalla parte del team di mister Zuppichini, che può vantare 13 vittorie e due soli pareggi sino ad ora. Un percorso quasi netto, ed un punto di riferimento per tutti nel girone, comprese le “cugine” Aris San Polo, Turriaco e Pieris, a cui le cose non stanno andando altrettanto bene come evidenziano le sconfitte di domenica. Ma tempo per riprendersi c’è, così come lo spazio per nuove favole e ulteriori racconti dal fantastico mondo della Seconda.