di Marco Bisiach
JUVENTINA – AQUILEIA 0-0
JUVENTINA: Gregoris, Trevisan, Celcer, Racca, Marini, Cerne, Hoti, Cuca (st 21’ Kerpan), Selva (st 43’ Tomat), Piscopo, Cocolet. All.: Sepulcri
AQUILEIA: Saranovic, Buffolini, Fedel, Anzolin, Crespi, Flocco, Predan (st 35’ Milanese), Bass (st 21’ Sverzut (st 48’ Marega)), Pinatti (st 25’ Boccalon), Giacobbi (st 20’ Ronfani), Zearo. All. Mauro
Arbitro: Tomasetig di Udine
Note: ammonito Saranovic (A).
GORIZIA. Siamo abbastanza certi che la Juventina avrebbe conservato volentieri qualche gol segnato in alcune delle sue goleade, anche recenti, risparmiandolo per partite come quella contro l’Aquileia. Il miglior attacco del girone B di Promozione ha sbattuto contro il vento di Bora che ha spazzato una volta di più il campo di Sant’Andrea, e soprattutto contro un Asmir Saranovic, portiere dell’Aquileia, in giornata di grazia, capace di chiudere a tutto e tutti la propria porta. Come una saracinesca, tanto per concederci pure uno scontato ma centrato gioco di parole. Così è finita 0-0, Juventina – Aquileia, e la capolista non ha potuto scappare approfittando dei mezzi passi falsi di Ufm e Forum Julii, le sue avversarie storiche per il primo posto. Alle quali adesso si aggiunge prepotentemente anche il Sevegliano Fauglis, unico a vincere del quartetto là davanti, e ora secondo a due punti dalla vetta. Di contro, i tosti lagunari di Manuel Mauro hanno combattuto con il cuore e con l’orgoglio, e saputo cogliere un punto fondamentale per la rincorsa alla salvezza. Nel primo tempo gli ospiti hanno tirato in porta solo due volte, con Daniele Bass troppo debolmente e con Mattia Giacobbi appena troppo largo, sul fondo, e per il resto è stato monologo biancorosso. Saranovic ha scaldato le mani su Andrea Cocolet, poi ha respinto Nicola Marini, Edison Hoti e Danjel Cerne. Quando non ci è arrivato lui, ci ha pensato invece il palo. Al 45’, per la precisione, con il vicecapocannoniere del torneo Lorenzo Selva che ha calciato il rigore fischiato per fallo di mano di Andrea Buffolini, ha spiazzato il portiere dell’Aquileia, ma ha stampato il suo destro sul montante, sprecando la più grande delle occasioni per i biancorossi. Nella ripresa il copione è stato esattamente lo stesso, con il dominio di casa che se possibile si è ulteriormente consolidato. Ma non è cambiato nemmeno lo stato di grazia di Saranovic, ancora e sempre decisivo. Quasi complicato tenere conto di tutti i tentativi della Juventina, che è andata al tiro in modo pericoloso nuovamente con Cocolet, con Cerne e soprattutto con Selva, in due occasioni a tu per tu con il portiere avversario, e in entrambi i casi mortificato da parate miracolose. I goriziani di mister Nicola Sepulcri ci hanno provato fino al novantesimo e pure oltre, ma la palla non ha voluto entrare. Nemmeno quando, ormai al tramonto del match, Cocolet è riuscito a saltare anche Saranovic in uscita, e da posizione defilatissima ha messo in mezzo un pallone che danzando quasi sulla linea si è spento poi senza deviazioni e senza esito.