di Marco Bisiach
Giorni di cambiamento e di fermento, questi, a Ronchi dei Legionari. Dove la prossima stagione si ripartirà dalla Promozione dopo aver visto sfuggire dalle mani l’Eccellenza che pareva confermata – peraltro con merito -, per una ferita che, per quanto dolorosa, non ha lasciato spazio alla rassegnazione ma anzi ha subito acceso la voglia di rivincita.
E così, appunto, sono giorni di saluti e di novità, in panchina e in società. I saluti sono quelli di Stefano Gregoratti, che ha comunicato al sodalizio del presidente Stefano Croci di voler vivere un’esperienza diversa. “Ho sentito la necessità di cambiare, di staccare dopo l’epilogo così amaro dei play out – racconta il tecnico -. Sono orgoglioso di quello che abbiamo costruito in questa stagione, l’esperienza che ho fatto a Ronchi è stata importantissima, ma ho deciso di vivere una sfida differente”. La scelta di Gregoratti è arrivata dopo che la società amaranto aveva già confermato la sua fiducia e la volontà di proseguire il lavoro comune anche nella prossima stagione, già prima dell’esito dei play out di Eccellenza contro la Pro Cervignano, ma il Ronchi ha incassato il colpo senza fasciarsi la testa, e ha già gettato le basi per il futuro. Il nome del nuovo allenatore – assicurano dagli ambienti amaranto – verrà definito a breve, e intanto a rafforzare lo staff dirigenziale è già arrivato Andrea Brugnolo, già numero uno dell’Ufm Monfalcone e uomo di grande esperienza. Esattamente quel che può servire per costruire un Ronchi ambizioso.
“Sì, perché una cosa è certa: il Ronchi non lascia ma rilancia – assicura il vicepresidente ronchese Michele Tuni -. E’ chiaro che avremmo preferito restare in Eccellenza, una categoria che siamo convinti di aver dimostrato di meritare, e che ci è sfuggita anche al di là dei nostri demeriti, in modo un po’ ingiusto. Ma questa retrocessione ci ha dato la scossa e ci ha subito messo la voglia di far bene, per tornare in alto. Stiamo lavorando per costruire un progetto che ci permetta di riprenderci l’Eccellenza prima possibile, magari non subito al primo anno, ma nel giro di qualche stagione. E’ il nostro sogno e il nostro obiettivo, e l’arrivo di Andrea Brugnolo, che ci darà qualità ed esperienza, è già un primo tassello importante”.
Poi toccherà alla rosa. Se lo zoccolo duro formato dai vari Giordano Dominutti o Andrea Stradi è già confermato, il Ronchi vorrebbe trattenere anche pezzi pregiati come Ciro Autiero, Giacomo Sirach o Blaz Drascek, che pure hanno richieste importanti da altri lidi. Difficile invece restino Rok Buzinel ed Emrah Becirevic, in un reparto offensivo che ha faticato molto, probabilmente troppo nella stagione appena conclusa, e nel quale il mercato dovrebbe portare diverse novità, così come tra i fuoriquota.
L’estate deve ancora iniziare, ma a Ronchi pare già entrata nel vivo. E come tutte le estati contiene in sé i sogni. Uno su tutti, colorato d’amaranto: riprendersi presto l’Eccellenza appena perduta.