Uno dei rumors più diffusi per la prossima stagione 2022/23 è, di certo, il futuro dello stadio O. Tognon. Infatti, si susseguono incessanti e incombenti le indiscrezioni. Il match di domenica 1 maggio, valevole per il ritorno dei play out, potrebbe essere l’ultimo in esclusiva per il Fontanafredda.
Dopo l’ormai aritmetica retrocessione in Serie C del Pordenone si è riaperto il dibattito per le mura amiche dei nero verdi. Conclusa un’annata di fatto in perpetua trasferta, benché la splendida cornice lignanese del G.Teghil, i ramarri di patron Lovisa ambirebbero a una metà prossima al capoluogo.
Archiviato ampiamente quer pasticciaccio brutto di gaddiana memoria, lo storico gnommero sembra meno aggrovigliato. Difatti, l’intricato nodo gordiano pare destinato a sciogliersi, se si decifrano con estrema cura e attenzione le mosse delle singole forze in campo. Il coup de théâtre non va escluso.
Mentre i vertici pordenonesi aprono alla partecipazione societaria di cordate straniere (fonti autorevoli hanno citato soci egiziani, kenioti e americani), sarebbe certo un incontro per la prossima settimana con l’Amministrazione Comunale. Sul piatto ballerebbero i fondi per il restyling del Tognon.
Le news definirebbero questa come una soluzione pro tempore. In effetti, una volta tamponata tale situazione emergenziale, ci sarebbe l’intenzione di riportare il calcio in città. Captati i fondi del PNRR, ci sarebbe la chance per un nuovo stadio, liberando in definitiva l’O. Bottecchia a velodromo.
In conclusione, a prescindere dalle evoluzioni di questo programma, a sorridere non potranno che essere due Dilettanti. Se il Fontanafredda potrebbe ricevere in dono un gioiellino di moderna concezione, il Brian Lignano ne avrà già uno tutto suo in dote dal prossimo anno, sempre soprese permettendo.
Per Calcio FVG: Francesco Coccioli