LINEA VERDE: ALEX MALARODA (U.F.M.)

di MASSIMO DI CENTA

La rubrica sui giovani dei vari campionati stavolta ci porta a Monfalcone, dove andremo a conoscere più da vicino Alex Malaroda. Diciannove anni compiuti lo scorso mese di marzo, il ragazzo ha quel che si dice il fisico adatto per giocare a calcio, con i suoi 75 chili distribuiti in 180 centimetri. Alex ha iniziato a giocare a calcio praticamente subito dopo aver imparato a camminare: a 4 anni era già al campo ad inseguire un pallone e i suoi sogni di poter diventare un calciatore. La cosa gli sta riuscendo, per ora, ma lui continua ad inseguire i suoi sogni di poter giocare in campionati di categoria superiore, magari con la sua U.F.M., dove ammette di trovarsi benissimo. La sua prima squadra è stato il Villa Vicentina, dove ha fatto parte delle formazioni di Primi calci e Pulcini. Successivamente l’esperienza con l’Aquileia, con Esordienti e Giovanissimi, prima del primo step importante con gli Allievi regionali e gli Juniores nazionali del Cjarlins. Da Carlino, il passaggio alla Pro Gorizia e successivamente all’U.F.M.

Doti fisiche importanti, si diceva, ma anche una discreta cifra tecnica che sta cercando di migliorare in considerazione del fatto che gioca sulla fascia, ruolo a cui il calcio moderno richiede corsa ma anche la capacità di saper trattare il pallone in maniera adeguata. Molto bene per quanto riguarda la fase difensiva (il suo passato da difensore centrale indubbiamente lo aiuta) mentre c’è da migliorare un pochino la qualità negli ultimi metri, quando serve il piede buono per mettere in mezzo palloni importanti per i compagni d’attacco. Alex ha un buon ricordo di tutti gli allenatori che ha avuto, ma spende volentieri due parole in più per Ciro Grimaldi (che lo ha allenato ai tempi dell’Aquileia) e per Massimiliano Moras, che lo ha aiutato a crescere non solo dal punto di vista tecnico ma anche in termini di personalità ed atteggiamento.

In casa non hanno mai ostacolato la sua passione per il calcio e papà Davide (che è stato portiere nella squadra di Monfalcone del San Michele, ora scomparsa) non perde una partita, dispensando qualche utile consiglio. Anche mamma Michela è sempre partecipe alle vicende calcistiche del figlio e la sua presenza in tribuna per seguirlo è quasi sempre assicurata.

Giocatori di riferimento? Due, in particolare: Skriniar ed Hakimi che rappresentano la sintesi perfetta del ruolo che interpreta, dove è necessario difendere bene ma anche saper destreggiarsi in fase di spinta.

Attualmente è impegnato negli studi a Staranzano, dove frequenta l’ultimo anno dell’Istituto Tecnico Industriale ma nel suo futuro non sono previsti studi universitari. È previsto invece il calcio, coi suoi sogni da inseguire e la sua voglia di migliorarsi.