di MASSIMO DI CENTA
Sebastiano Sicco è un ragazzo con le idee molto chiare. Sul calcio e non solo. Il ventenne attaccante dell’Ol3, che è in testa alla classifica dei marcatori del girone A di Promozione, è forse una delle rivelazioni della stagione. Ha iniziato a giocare a calcio nei Pulcini del Moimacco, il suo paese, prima di approdare a Donatello e Ancona, dove è rimasto fino ai Giovanissimi. Infine, l’arrivo a Faedis, dove ha iniziato a mettersi in mostra nella formazione juniores, sotto la guida di Gabriele Gorenszach, attuale tecnico della squadra. Alla sua prima convocazione in prima squadra andò subito in gol e la cosa, adesso, potrebbe sembrare un segno del destino. Sebastiano è uno di quei giocatori che non si sa come inquadrare da un punto di vista tattico: ha l’istinto della mezzala, ma anche le doti del trequarista e poi lo ritrovi spesso nel tabellino dei marcatori. Nel modulo 4 – 3 – 3 dell’Ol3 può essere definito un falso nueve, ma è veramente difficile appiccicargli addosso un ruolo ben preciso. Fisico da giocatore (con i suoi 75 chili in 180 centimetri) con una tecnica di base di tutto riguardo, l’uso di entrambi piedi ed una propensione al gioco aereo dettata non tanto dalla statura, tutto sommato normale, quanto da una scelta di tempo che sa sfruttare con molta abilità. Dove può migliorare invece è nella rapidità dei movimenti e nel cambio di passo, caratteristica importante per il salto di qualità.
Capitolo allenatori: sostanzialmente sono stati due gli allenatori importanti nella sua evoluzione calcistica. Il primo è stato Tolazzi, ai tempi dell’Ancona: con lui Sebastiano ha iniziato a “vedere” la porta , perché il tecnico probabilmente aveva capito che i giocatori di una certa qualità debbono giocare il più possibile vicino ai sedici metri finali. Il secondo risponde al nome di Vadacca che ha saputo affinare la parte tattica. E poi, ce n’è un altro, forse il più importante: papà Moreno, un medianaccio (così lo definisce) che ha giocato in serie D con Pro Romans e Cormonese e che ancora oggi è fonte di consigli preziosi e attento osservatore delle sue prestazioni. Sensibile nei piedi e nell’anima: lo si capisce quando parla dei suoi affetti ai quali è profondamente legato. Nella sua vita le persone care hanno un ruolo importantissimo: come mamma Mary, non propriamente appassionata di calcio ma sempre attenta alle vicende calcistiche del figlio, ed Elena, la sua ragazza. Stanno insieme dallo scorso anno ma lei non si perde una partita ed è un’ importantissima mental coach. E poi, c’è nonna Marisa, scomparsa da poco ma sempre viva nei suoi ricordi: un vero e proprio punto di riferimento per lui, che infatti le dedica ogni gol che realizza.
Come tutti Sebastiano ha un suo giocatore preferito. Per lui è Ozil, che reputa sottovalutato ma che prende come esempio per la capacità di segnare e fornire assist ai compagni, ovvero, in qualche modo,quelle che dovrebbero essere le caratteristiche per le quale sta cercando di migliorarsi.
Il Sebastiano oltre l’ .. Ol3 è un ragazzo con le idee molto chiare, come si diceva: persa la possibilità di iscriversi all’Università di Klagenfurt per studiare archeologia (è rimasto escluso per soli due punti …), si è iscritto all’Università di Udine, facoltà di beni Culturali ed Archeologia, per poter diventare un insegnante di scuole superiori. Progetti per il calcio? Nessuno in particolare: a Faedis sta bene, ha trovato un gruppo a suo dire fantastico ed una società che sa apprezzarne le doti.