LINEA VERDE: MATTEO CORAZZA (CORVA)

di MASSIMO DI CENTA

In questa seconda puntata della nostra rubrica dedicata ai giovani andiamo a conoscere più da vicino il giocatore del Corva, Matteo Corazza. Prodotto del vivaio biancazzurro, Matteo (20 anni il prossimo maggio) ha fatto tutta la trafila prima di arrivare in prima squadra. Ha iniziato la carriera da esterno basso, poi, una volta nella formazione juniores è stato schierato da centrale difensivo. Bisogna dire che se la cava bene in entrambi i ruoli, anche se preferisce agire sull’out, dove può far valere spunto in progressione e sufficiente disinvoltura nei traversoni verso il centro dell’area. Per sua stessa ammissione dice che nel ruolo di centrale deve ancora sistemare qualche automatismo coi compagni di reparto, anche se appare già a suo agio nella marcatura sull’uomo.

Quello che ha impressionato di questo ragazzo è il rendimento, che sembra migliorare partita dopo partita:aggregato alla prima squadra la scorsa stagione, nelle prime uscite appariva a volte un po’ titubante, anche se la cosa poteva essere assolutamente normale, perché il ruolo di centrale dietro comporta responsabilità e concentrazione che i giovani devono maturare, passando anche attraverso qualche sbaglio.

Ma la passione, la costanza e l’abnegazione negli allenamenti e soprattutto l’umiltà di apprendere dai compagni più esperti e seguire le direttive dell’allenatore lo stanno facendo crescere. La fase di spinta e il gioco aereo sono già doti importanti che può mettere al servizio della squadra. Dove deve ancora crescere è nell’uso del piede destro (lui che è un mancino naturale) e nella capacità di reggere il contatto con gli attaccanti forti fisicamente, ma anche questi sono dettagli che andranno sistemati con l’esperienza.

Si diceva della sua grande costanza per quanto riguarda gli allenamenti: Matteo è un cultore della preparazione fisica, tanto è vero che con ogni probabilità diventerà, in qualche modo anche la sua professione, visto che si è iscritto al primo anno di Scienze motorie all’Università di Padova.

Del resto la passione per lo sport è una regola in casa Corazza, visto che suo papà Giorgio ha giocato per anni nei campionati regionali, area pordenonese, e la mamma Anita ha giocato a baseball a livello nazionale.

Per quanto riguarda i suoi modelli da seguire nel calcio ne ha due, naturalmente uno per ogni ruolo dove gioca: come esterno ammira Marcos Alonso e come centrale Sergio Ramos e più in generale i difensori vecchi maniera, quelli, insomma, che prima di tutto sono abili in marcatura.