di PaCo
Una delle formazioni che ha notevolmente alzato l’asticella delle sue prestazioni nel Friuli Collinare è il Merce Rara. Il team di Monfalcone ha vinto il suo girone (H) da protagonista assoluto guadagnando matematicamente la qualificazione e rafforzando un autostima che potrà permettere al sodalizio di affrontare la nuova fase con rinnovate ambizioni. Fin qui una cavalcata fondata su una difesa arcigna (9 reti al passivo in 11 gare), su un centrocampo solido e sulla capacità di mandare a rete molti giocatori. Se dovessimo usare una metafora, riprendendo anche il logo della squadra, potremmo affermare che fino ad oggi il team monfalconese ha lasciato solo le lische ai suoi avversari, spolpati da una determinazione e da una volontà che ha contraddistinto questa prima fase fatta da 11 vittorie e 1 pareggio. Di questa interessante formazione ne parliamo con Samuele Pangos, grande appassionato di calcio che, dopo un passato da giocatore tra i dilettanti con Staranzano, Romana e Sagrado, sposa il progetto del Merce Rara. Società con cui si trova subito in sintonia tanto da dedicare il proprio tempo come giocatore, dirigente e allenatore, quest’ultimo ruolo che ricopre ormai da dieci anni.
Samuele da quando siete attivi nel calcio amatoriale?
“Il Merce Rara Football Club nasce ufficialmente nell’estate del 2007 da un’idea di Andrea Sau supportato da Giangiacomo Fontanot”.
La definizione merce rara può essere letta da molte angolazioni per cui come mai avete di chiamarvi così?
“La nostra idea è quella di volersi differenziare dai soliti nomi delle altre squadre di calcio. Lo stesso logo, in cui è presente una lisca, vuole sottolineare questo aspetto”.
Con la vittoria su una delle vostre dirette contendenti (la Rosa), vi siete aggiudicati la prima posizione nel girone.
“Era il nostro obbiettivo da inizio stagione. Ora cercheremo di arrivare tra le prime 3 del girone di prima divisione”.
Quali sono stati gli ostacoli più duri da superare da inizio stagione?
“Sicuramente gli infortuni, mai come quest’anno sono stati così tanti”.
Quali sono le caratteristiche vincenti del Merce Rara?
“Siamo un gruppo di amici, tutti con la passione per il vero calcio”.
Cos’è per voi il calcio amatoriale?
“E’ un modo per esprimere la mentalità dilettantistica con un impegno “amatoriale”.
Che provenienza hanno i tuoi giocatori?
“Sono praticamente quasi tutti “bisiachi”.
Samuele , in campo amatoriale, hai un sogno nel cassetto?
“Certo, vincere il campionato”.
Hai qualche aneddoto divertente che ogni tanto affiora tra i tuoi compagni di squadra?
“Di aneddoti ce ne sono un sacco ma direi che è simpatico menzionare i due trofei che abbiamo indetto da molti anni: il Mercialino d’oro e il Pasianino D’Oro. Nel primo, in ogni partita i giocatori convocati e il mister votano i 3 migliori in campo mentre nel secondo gli stessi votano il peggiore in campo. Peggiore non necessariamente visto come prestazione tecnica ma magari protagonista di episodi goliardici”.
La formula del campionato di questa stagione ha incontrato i vostri favori o ritenete che l’anno zero avrebbe dovuto essere gestito in maniera diversa?
“Per ora ci siamo trovati bene, anche perché abbiamo potuto affrontare squadre che già conoscevamo. Vedremo ora come sarà la seconda fase”.