di PaCo
Giovanni Caricchia è un vero calciofilo. Il gioco lo appassiona, lo coinvolge, gli genera ancora quelle emozioni che si provano ad un esordio. La voglia di correre, di lottare dietro a un pallone non è mai venuta meno e la sua esperienza sta portando buoni frutti anche all’Adorgnano, squadra dove riveste il duplice ruolo di presidente/giocatore. Dopo aver giocato 24 anni in FIGC, buona parte nella Reanese il resto tra Nimis, Serenissima, Tavagnacco, Fulgor e Treppo, sbarca sulla sponda amatoriale nel 2018. Trova un gruppo di amici con i quali condividere un progetto, idea che sposa con entusiasmo. Ma Giovanni ha ancora fame di calcio e dopo il Friuli Collinare, ci confida, in estate non si riposerà ma andrà a dare una mano, nel campionato carnico, al mister della Val Resia, Fortunato. Abbiamo parlato con lui del suo Adorgnano, team che sta veleggiando a punteggio pieno, dopo 9 gare, in vetta alla classifica del gruppo C del Friuli Collinare C11.
Giovanni, la stagione in ottica risultati promette bene…
“In questa prima fase di campionato siamo riusciti ad imporre il nostro gioco consapevoli che le battaglie più dure arriveranno nella seconda parte dove crescerà il livello della competizione. Ma ci faremo trovare pronti“.
Qual è l’avversario che vi ha creato finora maggiori difficoltà?
“Per il momento il Colugna è la squadra con cui abbiamo avuto più difficoltà: è compatta e ha buon organico“.
Avete una rosa di giocatori che provengono esclusivamente dal vostro territorio?
“La maggior parte è legata al territorio anche se quest’anno, rispetto alle stagioni passate, oltre ad avere i soliti infortunati, squalificati e problemi di lavoro abbiamo dovuto mettere in conto anche discorso Covid. Fattori che ci hanno indotto ad aumentare la rosa rivolgendoci ad amici del carnico e svincolati di squadre non iscritte. Devo dire che, oltre ad integrarsi molto bene nel gruppo, non solo abbiamo aumentato la quantità ma anche la qualità.”
Quali ritieni siano le doti di questa squadra che sta veleggiando a gonfie vele nel girone?
“In linea generale il gruppo è molto importante e, soprattutto a livello amatoriale, direi fondamentale per costruire una base solida. Il valore aggiunto di quest’anno, oltre all’amalgama e all’amicizia che si è creata, credo sia la preparazione atletica che ci permette di andare forte per 80’. Questo grazie all’anima e al collante di questo Adorgnano, il giocatore/preparatore atletico Andrea Condolo“.
Avete un organico degno di rispetto, ci sono persone che meritano una menzione particolare?
“Di solito non mi soffermo su un singolo giocatore ma una parola devo spenderla per Alex Bassi, difensore classe 1999 proveniente dalla Reanese: tecnicamente valido, forte fisicamente, buona corsa e ottimo ascoltatore. Gli errori che gli ho visto fare sono causati dall’inesperienza. Penso possa essere il degno erede di un’altra nostra colonna difensiva e uomo di fascia, David Merlino“.
Solitamente molte realtà amatoriali faticano a trovare il terreno di gioco? Voi in che situazione siete?
“Noi da qualche anno giochiamo nella struttura di Cassacco del Presidente Dino Mansutti il quale, grazie anche a Mister Baiutti, ci fa sempre trovare tutto pronto prima di ogni partita. Direi che sicuramente non possiamo lamentarci“.