IL CUSSIGNACCO PROVA A RIPRENDERSI LA STORIA

di MASSIMO DI CENTA

È una bella storia quella del Cussignacco. Una storia iniziata nel 1965 tra tanto entusiasmo fino, agli anni ruggenti dell’Eccellenza, con tante soddisfazioni non solo sportive. Poi gli anni della riflessione, quando si decise di proseguire solo con il settore giovanile, un po’ per necessità e un po’ per convinzione. Anni che servirono per provare a ripartire per programmare un avvenire all’altezza della storia societaria. E la ripartenza ha fatto segnare momenti difficili, come è normale che sia quando si riparte, per poi arrivare quasi fino ai nostri giorni. Al 2019, quando Lorenzo Gallas decide di prendere in mano la situazione. Accanto a lui, presidente, c’è il fratello Alberto, nel ruolo di vice. Entrambi nativi di Cussignacco e quindi con un forte senso di appartenenza ed una società organizzata. Si riparte dalla Terza, ma a fine stagione arriva il passaggio in Seconda ed è il primo gradino per provare a risalire, con la squadra che inizia la stagione successiva con 5 vittorie su cinque. Poi il Covid ferma tutti e la storia sembra interrompersi. Quest’anno si riparte e lo score iniziale della scorsa stagione è addirittura migliorato: primo posto in classifica, con 6 vittorie in 6 partite, 21 gol fatti, 2 subiti e un proprio calciatore, Trevisanato, in testa alla classifica dei marcatori. Il calcio si basa sui numeri e quelli della formazione allenata da Michele Zucco sono numeri importanti. Il presidente Lorenzo Gallas è soddisfatto, naturalmente, ma sa benissimo che nel calcio tutto può succedere.

«C’è grande entusiasmo – dice – ma la stagione è ancora lunga. Assieme ai miei collaboratori siamo consapevoli di aver fatto le cose per bene: l’organizzazione societaria è strutturata e c’è molta collaborazione. Queste prime giornate di campionato hanno rivelato una squadra funzionale, dove ognuno fa il proprio dovere ed i buoni risultati ne sono la logica conseguenza».

Eppure c’era un po’ di apprensione dopo il lungo periodo di stop.

«Credo sia normale. Sapevamo di aver fatto le cose in maniera adeguata, ma ripartire dopo quasi due anni poteva anche non avere un riscontro immediato. Per il momento va tutto bene, ma bisogna stare con i piedi per terra».

Quali difficoltà può avere una società che si confronta con tantissime altre in pochi chilometri di territorio?

«In realtà non ci sono grossi problemi. Siamo alla periferia sud di Udine della quale Cussignacco rappresenta una frazione ed il paese è ben collegato alla città. Il nostro bacino di utenza è importante e possiamo pescare in un territorio abbastanza vasto. Il pubblico ci segue e i buoni risultati aiutano in tal senso».

Il parco tecnico è completo, ci pare.

«Partiamo dai Primi Calci ed arriviamo fino alla prima squadra, partecipando a tutti i campionati. Una scelta necessaria per garantire continuità e poter avere sempre in casa le risorse alle quali attingere».

Nella foto di copertina Lorenzo ed Alberto Gallas