di Livio Nonis
AIELLO DEL FRIULI – È stata la professoressa Cinzia Bearzot, la figlia del Commissario Tecnico della nazionale italiana, Enzo Bearzot, a tagliare il fatidico nastro tricolore e a inaugurare, nel Cortile delle Meridiane del Museo della Civiltà Contadina del Friuli Imperiale di Aiello del Friuli, il monumento gnomonico dedicato a suo padre e a tutti i giocatori che hanno vinto il Mondiale di calcio nel 1982. Un momento emozionante che è stato sottolineato dal fragoroso applauso di molti aiellesi e non, convenuti per questo significativo evento. Dopo la benedizione del monumento da parte del parroco, don Federico Basso, hanno preso la parola le autorità presenti. Innanzitutto l’ideatore, Aurelio Pantanali, che ha raccontato il percorso durato tre anni per giungere alla realizzazione di quest’opera. Hanno preso la parola anche il sindaco Roberto Festa, il consigliere regionale Franco Mattiussi, il presidente del Coni regionale Giorgio Brandolin, il presidente del Federazione Regionale Gioco Calcio Ermes Canciani, e via telefono, in quanto indisposto, anche il giornalista Bruno Pizzul. Tutti hanno esaltato l’impresa di Enzo Bearzot, sia dal lato tecnico ma anche da lato umano, valorizzando la figura dell’uomo friulano, orgoglioso, tenace e caparbio. Infine il presidente degli gnomonisti italiani, Giuseppe De Donà, ha spiegato in dettaglio il funzionamento di questo intricatissimo orologio solare e quindi, prima che i bambini della scuola primaria san Giovanni Bosco facessero volare nel cielo i palloncini con i loro messaggi bene auguranti, Cinzia Bearzot ha consegnato tre targhe ricordo ad Aurelio Pantanali, Roberto De Donà e Samuele Buset, coloro che hanno progettato e realizzato il monumento in ricordo di suo padre e dei meravigliosi giocatori di Italia ‘82.