di Marco Bisiach
Chi ha qualche capello bianco in più in testa, o chi ne ha qualcuno in meno e basta, se ne ricorderà senz’altro. Forza quattro è un gioco da tavolo di quelli che andava per la maggiore quando ancora era più consueto divertirsi guardandosi negli occhi piuttosto che attraverso lo schermo di un pc o di un telefono.
L’obiettivo del gioco consisteva nell’allineare almeno quattro gettoni dello stesso colore all’interno di una griglia, sfruttando strategia, abilità e soprattutto la capacità di condizionare psicologicamente il proprio avversario. Oggi, parlando di calcio, e parlando di calcio dilettanti di casa nostra, Forza quattro è un altro tipo di gioco, ed è quello che la Pro Gorizia ha sciorinato in ogni singola uscita della stagione in Coppa Italia Fvg. L’ultima della serie, il quarto di finale contro il Tricesimo dominato per 4-0 al “Bearzot”.
Proprio così, perché in tutte le quattro partite (ed ecco il numero che ritorna) fin qui disputate in Coppa Italia la squadra di mister Fabio Franti ha infilato esattamente per quattro volte la porta avversaria. Fanno sedici in totale, a fronte della miseria di due subiti, a confermare che nessuno sino ad ora ha fatto altrettanto bene in un torneo che la Pro Gorizia si candida a questo punto a poter e voler vincere.
Sotto l’ultimo sole di agosto finì 4-0 l’esordio nel gironcino A di qualificazione contro il Fontanafredda. Poi la Pro inaugurò il mese di settembre rifilando un netto 4-2 esterno al Brian Lignano, e a passaggio del turno ormai acquisito chiuse il trittico calando un nuovo poker (a zero) sul malcapitato Zaule Rabuiese.
Poi, come detto, la cronaca recente, e gli altri quattro gol inflitti a quel Tricesimo che arrivava in campionato da 4 (e ci risiamo) vittorie consecutive, e rappresentava ostacolo sulla carta decisamente alto. Non è stato così.
Ciro Lucheo ha aperto le danze esattamente come aveva fatto negli altri due 4-0 dei suoi, contro Fontanafredda e Zaule (altro dato che ritorna), poi ci hanno pensato Luca Piscopo di testa, Matteo Gubellini di piede e Jacopo Grion dal dischetto a chiudere la pratica e fotocopiare i vecchi tabellini. Se la regola del Forza quattro potrà essere confermata anche in semifinale, difficile immaginarlo. Ma quelli dell’Ancona Lumignacco sono già stati avvisati perché, già che ci siamo, c’è da ricordare che quattro gol la Pro Gorizia li ha segnati pure all’esordio in campionato, proprio ai friulani, in un 4-3 che al “Bearzot” vide ruggire per gli ospiti il grande ex Matteo Pillon e Daniel Bradaschia. Il primo, acciaccato, potrebbe anche non esserci mercoledì pomeriggio nell’andata a Pavia di Udine, il secondo invece rischia di giocare la gara a maglie inverse, esordendo proprio contro la sua vecchia squadra con i nuovi colori della Pro Gorizia.