DISFATTA GEMONESE, CINQUE SQUILLI DEL TAMAI. MASCIA DA’ LE DIMISSIONI

di MASSIMO DI CENTA

GEMONESE – TAMAI 0 – 5

GOL: st 17’ Mortati, 22’ Gashi, 29’ Pontarelli (rig.), 33’ Bougma, 40’ Barattin (rig.).

GEMONESE.De Monte, Garbellotti (27’st Pavavic), Venturini (34’st Vicario), Ursella, Rojc, Perissutti, Cargnelutti (37’ pt De Clara), Buzzi, Vidotti (24’st Toffoletto), Zigon (24’st Brichese), Arcon. A disposizione: Fabris, Pittau, Rufino, Braidotti.All. G. Mascia.

TAMAI. Costalonga, Mestre, Zossi, Romeo, Dema, Piasentin, Bougma, Cesarin (45’ st Mattia Barbierato), Pontarelli (32’st Tomada), Gashi (34’ st Barattin, 42’ st Nadin), Mortati (38’ st Sperada). A disposizione: Cover, Riccardo Barbierato, Quell’Erba, Doria. All. S De Agostini.

MARCATORI: st 17’ Mortati, 22’ Gasgi, 29’ Pontarelli (rig.), Bougma, 40’ Barattin (rig.).

ARBITRO: De Stefanis di Udine. Assistenti: Guze di Udine e Presotto di Pordenone.

NOTE: espulso Ursella (14’st) per doppia ammonizione. Ammoniti Mortati e Rojc. Angoli 4 a 1 per il Tamai. Espulsi l’allenatore Mascia e l’accompagnatori Rossi della Gemonese.

GEMONA DEL FRIULI. È un crollo verticale quello della Gemonese che dopo la vittoria a sorpresa in casa del Brian rimedia due sconfitte in casa (subendo ben 10 gol in 180’) che la fanno precipitare. Non è un momento fortunato per la squadra di Pretto, alle prese con tanti, troppi infortuni e con la sensazione di avere un conto aperto con la malasorte. Ma tutto questo non deve far passare in secondo piano l’ottima prova del Tamai, che il tecnico De Agostini ha disegnato in campo in maniera molto razionale. Brava insomma la compagine pordenonese che ha saputo approfittare delle circostanza, mettendoci però davvero tanto di suo. Primo tempo anche equilibrato, se vogliamo, con due palle gol sprecate prima da Bougma (bravo De Monte a sventare la conclusione ravvicinata) e poi da Cesarin che spara alto un rigore in movimento. Tra queste occasioni, però, vanno segnalate due buone iniziative di Arcon che giustificano il concetto di equilibrio espresso in precedenza. Alle tante defezioni, in casa giallorossa, si aggiunge quella di capitan Cargnelutti, che sul finire di frazione rimedia quello che ha tutta l’aria di essere uno stiramento (se non peggio ancora uno strappo). Nella ripresa il Tamai alza il ritmo e nei primi 13’ costruisce due limpidi palle gol, prima con Gashi, sul quale è ancora bravo De Monte, e poi Mortati che da buona posizione spara alto un pallone al bacio servitogli dal solito guizzante Bougma. Una svirgolata a centro area di Perissutti su un cross stava per trasformarsi in un clamoroso autogol, ma la palla incocciava solo sulla traversa. Subito dopo Ursella rimediava il secondo giallo e la cosa aveva tutta l’area di essere una sentenza: passano 3’, infatti, e Mortati, sotto misura, tocca in porta un pallone proveniente dall’out di sinistra. Sotto di un gol e di un uomo la Gemonese ha iniziato a sgretolarsi: uno spunto in verticale di Gashi chiuso con un rasoterra chirurgico valeva il raddoppio. Poco prima della mezzora poi De Stefanis si dimostra generoso col Tamai: un contato in area tra De Clara e Mortati generava il classico rigorino (ma ino, ino …) che Pontarelli trasformava con una botta sotto la traversa. Ancora 3’ e Bougma impreziosiva la sua buona prova con il gran diagonale che valeva il poker. Gemonese ormai senza paracadute e costretta a subire anche la manita al 40’: Rojc sgambetta Barattin in area e stavolta il rigore ci sta tutto. Sul dischetto va lo stesso Barattin che ha la non brillantissima ide (sul 4 a 0 e a 5’ dalla fine) di provare il cucchiaio. Palla in rete e quelli della Gemonese se la prendono: il tecnico Mascia e l’accompagnatore Rossi vengono cacciati dal campo, mentre De Agostini, con molta intelligenza, toglie il proprio giocatore. Alla fine poi Gianluca Mascia dirà al presidente Pretto di volersene andare. Alla società ora il compito di prendere delle decisioni, che non saranno facili, vista anche l’impossibilità di reperire un allenatore non tesserato. Per la Gemonese è davvero un momento no.