DI MATTIOLI IN MATTIOLI, PASSANDO PER UN MAURENCIG

E’ una storia di famiglia, di nostalgia per tempi passati e orgoglio per quelli presenti. Ed è una storia soprattutto di amore per il pallone che continua nei decenni, travasandosi a volte nei cromosomi. Arriva da San Lorenzo e Capriva, i due Comuni contermini che domenica scorsa hanno vibrato per un derby di altissima classifica, il primo di sempre, nel girone E di Seconda categoria. Di fronte sul campo di via Gavinana a San Lorenzo c’erano l’Isontina padrona di casa e i cugini dell’Ufi, nati – come in una ben nota vicenda biblica – da una costola proprio dei giallorossoneri qualche stagione fa e di stanza in quella Capriva dove quasi tutti tifano ancora per l’odierna capo-classifica. Una dozzina d’anni fa, infatti, l’Isontina a sua volta nacque dalla fusione tra le gloriose Capriva e San Lorenzo, le società che fino ad allora avevano battagliato tra sano campanilismo, sfottò settimanali e un bicchiere di birra a stemperare le delusioni per una sconfitta o a festeggiare le gioie per una vittoria. Ed è proprio da qui, nella memoria di un calcio simile a quello odierno ma diverso già nei nomi dei club in campo, che nasce la nostra storia. Nel San Lorenzo di ormai quasi un quarto di secolo fa infatti il capitano era Gianluca Mattioli, esperto centrocampista di lotta e di governo. In attacco muoveva i suoi primi passi il diciassettenne Massimo Maurencig. Era il 1998: c’era ancora la lira, la vicina Slovenia non era entrata ancora in Europa e la Francia conquistava per la prima volta un Mondiale di calcio grazie a due capocciate di Zidane nella finale contro il Brasile di Ronaldo. Il tempo poi passa: Mattioli appende le scarpe al chiodo diventando allenatore e Maurencig diventa un punto fermo del San Lorenzo prima di iniziare a girovagare per i campi della provincia e tornare a casa qualche anno fa, ma in versione capitano della neonata Ufi. Dove ritrova proprio Gianluca in veste di vice-allenatore, e non solo lui: in campo, infatti, nella formazione titolare schierata da mister Gianni Longo (un ex di questo derby, dato il suo passato proprio in maglia-Isontina), ci sono altri due Mattioli. Si tratta di Niccolò e Giovanni, l’uno difensore esterno, l’altro centrocampista: si tratta dei figli di Gianluca. Una ruota che gira, un pallone che rotola, un cerchio che si chiude, con la ciliegina sulla torta: nell’1-1 del derby di domenica a San Lorenzo, infatti, a segnare il gol del definitivo pareggio è stato Massimo Maurencig, classe 1981. Il ragazzino che ventitre anni fa aveva in Mattioli senior la chioccia, oggi è la guida carismatica in campo per i due Mattioli junior. Il tempo passa, ma non cancella l’amore per il calcio e anzi, in certi casi lo travasa di Dna in Dna. E’ questo, il lascito più bello del primo derby di sempre tra gli Adamo ed Eva del calcio isontino.

Per CalcioFvg, Matteo Femia