di MASSIMO DI CENTA
Nell’immediata vigilia di Deportivo – Grigioneri abbiamo sentito gli allenatori delle due squadre. Ecco le parole di Fabio Martignoni, tecnico dei Grigioneri.
Fabio Martignoni e i suoi Grigioneri sono pronti per giocarsi la partita di sabato. Una partita importante, vero, mister?
«Ecco, importante. Sento in molti che dicono che è decisiva. Ma come può essere decisiva una partita quando mancano ancora tante giornate al termine? Abbiamo visto che ogni incontro può riservare sorprese soprattutto adesso, perché qualche squadra, con gli arrivi di dicembre, si è rafforzata».
Beh, allora diciamo che non sarà decisiva ma di certo potrà indirizzare la classifica.
«Questo certamente, perché chi dovesse vincere avrebbe una carica psicologica che andrebbe aldilà dei punti. In ogni caso chi vincerà andrà in testa e sappiamo benissiomo che il primato alla fine potrebbe anche logorare. Giochiamocela, quindi, ma senza pensare che il campionato per quanto riguarda il nostro girone possa esprimere il suo verdetto a metà marzo».
Mister, come stanno i suoi?
«Direi che siamo in buona condizione. Durante la sosta abbiamo lavorato molto, perché si finirà a fine maggio e quindi occorre curare bene la preparazione».
Che partita sarà?
«Credo che nessuno vorrà regalare vantaggi agli avversari e quindi mi aspetto una partita bloccata, decisa magari da un episodio. Poi è chiaro che un gol nei primi minuti stravolgerebbe il quadro».
Cosa temi del Deportivo?
«Il loro collettivo. Sono una squadra organizzata e con ottime individualità. Non so se giocherà Balzano e naturalmente se non ci fosse non mi dispiacerebbe, anche se da uomo di sport, posso dire che a me queste partite piacerebbe giocarle con tutti i giocatori a disposizione. Dico Balzano, ma anche Fusciello, Patui e Cussigh sono elementi da tenere in grandissima considerazione. E poi, l’allenatore. Ho avuto Paolo come mister quando giocavo a Tricesimo e so quanto sia bravo a preparare questo tipo di sfide».
Visto che si gioca in anticipo, dovrebbe esserci molta gente in tribuna …
«Ecco un altro fattore da valutare. Giocare davanti a tante persone può essere uno stimolo o un blocco. La paura di sbagliare, a volte, può rivelarsi un elemento condizionante».
Problemi di formazione?
«Nell’ultima seduta di allenamento devo valutare un paio di situazioni ma se dovesse esserci qualche defezione potrò prendere in considerazione le alternative che sinceramente non mi mancano, visto che l’organico che ho a disposizione mi permette di avere cambi assolutamente affidabili»