di MASSIMO DI CENTA
Questa settimana, la consueta rubrica “Linea Verde”, dedicata ai giovani che si mettono particolarmente in luce, assume una colorazione un pochino più sbiadita, perché succede che un “ragazzo” di 44 anni, faccia il suo esordio nei campionati regionali: stiamo parlando di Cristian Nodale, universalmente riconosciuto come “Dudu”, da pochi giorni portiere del Glemone (Seconda categoria, girone B).
La formazione giallorossa, rimasta senza portieri, ha chiesto a “Dudu” di infilare i guanti e di esordire poche ore dopo il tesseramento. Esordio terribile, in casa del Cussignacco capolista. È finita che il Glemone ha subito 5 reti, ma per Cristian e per quelli come lui che vivono di calcio da una vita è una vittoria. Nodale ha vestito le maglie di molte squadre del Carnico, ha giocato nel campionato amatori Figc ed attualmente è impegnato nel torneo Amatori e nel calcio a 5. Una passione sfrenata, insomma, che col passare degli anni non riesce proprio a diminuire: il calcio in generale e l’Udinese in particolare (per non farsi mancare niente è anche nel Consiglio Direttivo dell’Associazione Udinese Club) fanno parte della sua vita. A tutto questo va poi aggiunto l’impegno che si è preso come preparatore dei portieri nel Deportivo e il fatto si scorrazzare il figlio Lucas (anche lui tesserato nel Depo) sui campi della regione. La moglie Serenella molte volte è stata sul punto di telefonare a “Chi l’ha visto?” considerando che a casa non c’è praticamente mai.
Ma torniamo al suo esordio nel calcio regionale: a 44 anni, viene da pensare che abbia la scorza sufficiente per affrontare l’impegno. Ed invece non è andata proprio così: la sera prima della partita “Dudu” non ha praticamente chiuso occhio e la mattina aveva bruciori di stomaco facile immaginare da tensione nervosa. Poi, al fischio d’inizio tutto è passato, ma sono passati anche cinque palloni: per sua stessa ammissione, ha detto che forse solo su uno ha responsabilità. Divertente l’episodio a fine partita: il giocatore del Cussignacco Giacomo Marangoni, classe 1999, lo avvicina per stringergli la mano e gli chiede: “Ma quanti anni hai?”; “44” risponde “Dudu” e Marangoni ”Ah, l’età di mio padre…”. A proposito di papà, quello è un ruolo che svolge benissimo: non si perde mai una partita del talentuoso figlio Lucas e spesso si porta dietro la dolcissima Anna, condannata ai campi di calcio già in tenera età. Col figlio, naturalmente, i discorsi sono tutti sul calcio e quando va a vederlo si comporta da tifoso, lasciando da parte, per il tempo che dura la partita, il ruolo istituzionale.
L’attaccante che ha sofferto di più? Fabio Squecco. L’allenatore che gli è rimasto più impresso? Walter Riulini. Nomi, magari, sconosciuti ai più ma che nella vita di Cristian hanno una collocazione ben precisa, come Omar Rossi, il calciatore che più di ogni altro lo ha colpito.
Non sappiamo quanto durerà l’avventura col Glemone, una volta tornati disponibili i portieri in rosa. Se comunque finisse qui, potrà festeggiarla con la vittoria ottenuta sull’Arzino nell’infrasettimanale. Di sicuro, la formazione gemonese ha avuto l’opportunità di conoscere un grande uomo spogliatoio, perché la simpatia di “Dudu” è da numero 1!
Nella foto di copertina, Cristian con Lucas e Anna