Coppa Italia Fvg: gloria e delusione distano undici metri

di Matteo Femia

Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, ha ragione Francesco De Gregori. E proprio per questo sbaglia chi getta la croce addosso a chi ha avuto il coraggio, quello si un metro con cui considerare un calciatore anche secondo il mitico cantautore romano, di tirare dagli undici metri senza trovare poi il gol. Amen se poi quell’errore risulterà decisivo nell’eliminazione dalla Coppa Italia d’Eccellenza della propria squadra. Noi vogliamo quindi evidenziare altro dei due specialisti che domenica non sono riusciti a regalare un punto dal dischetto alla Virtus Corno: Cristian Libri e Alessio Kanapari infatti, prima di fallire dagli undici metri e confezionare così la qualificazione alle semifinali per l’Ancona/Lumignacco, erano stati tra i migliori in campo della squadra di mister Marco Peressutti.
La pietra miliare in questo senso è rappresentata dal salvataggio miracoloso del capitano, giustamente festeggiato due settimane fa per il raggiungimento del prestigioso traguardo delle 200 presenze in maglia virtussina, sul tiro a botta sicura da due passi di Giorgio Venir. La prontezza di riflessi del numero 6 ha evitato la capitolazione ai compagni, trascinandoli alla lotteria dei rigori pur in inferiorità numerica. Un intervento provvidenziale, alla Chiellini, di chi sa essere al posto giusto al momento giusto. E che dire del dinamismo del giovane classe 2000, uno degli elementi più interessanti e propositivi di questa Virtus sin da inizio stagione. E dunque, nell’attimo della comprensibile delusione, ci sembra giusto celebrare quanto di bello Libri e Kanapari hanno saputo fare finora soprattutto in quanto, e qui citiamo nuovamente De Gregori, ad “altruismo” e “fantasia”.
Ma non per tutti in questo weekend i calci di rigore sono stati sinonimo di passo falso. Gli applausi vanno indubbiamente fatti ad un impeccabile Ancona/Lumignacco, capace di passare il turno in una settimana in cui ha perso in un colpo solo tre riferimenti dello spogliatoio: il timoniere Sante Bernardo, sostituito con una vittoria al debutto da Mirko Baron, il goleador Matteo Pillon, infortunato, e il regista Daniel Bradaschia, la cui personalità in mezzo al campo è passata ora alla Pro Gorizia. Ciononostante, Potenza e compagni hanno saputo mantenere il sangue freddo soprattutto nei minuti decisivi dagli undici metri.
Distanza che ha arriso anche ad un altro giocatore di spessore in Eccellenza, Jacopo Grion, impeccabile nel posizionare la ciliegina sulla torta dal dischetto nel 4-0 della sua Pro al Tricesimo. L’abilità sul fronte del penalty ha regalato soddisfazioni, scendendo nel girone B di Promozione ma restando in provincia di Gorizia, anche a Giuseppe Sangiovanni nel big match tra Ufm e Juventina, decisa proprio da una perfetta esecuzione del fantasista ex Ism e Cormonese, così come nel girone C di Prima categoria a Manuel Stacco, bravo a sigillare il 3-0 finale del suo Mariano a Ruda proprio con una massima punizione. Insomma, in una domenica di goleador capaci di segnare in ogni modo lungo tutte le categorie (dalle prodezze “eccellenti” del duo goriziano Lucheo-Gubellini alle doppiette in Prima dei cormonesi Bregant e Zufferli contro la Roianese e del sancanzianese Iljezie ai danni dell’Audax fino a quella del morarese Vanzo in Seconda sul campo del Sovodnje) tra Isontino e Colli Orientali c’è chi non ha paura di sbagliare un calcio di rigore, perché in queste zone storicamente di frontiera il coraggio di fare un passo nell’ignoto non manca di certo.