di Marco Bisiach
PRO GORIZIA – TORVISCOSA 0-3
Marcatori: pt 29’ Ciriello, 36’ Ciriello (rig), st 29’ Pratolino
PRO GORIZIA: Buso, Duca (st 4’ Raugna), Dimroci, Samotti, Piscopo, Cesselon, Lucheo, Bradaschia (st 25’ E. Grion), Gubellini, J. Grion, Morandini (st 4’ N’da). All.: Franti
TORVISCOSA: Ceka, De Cecco, Presello, Nastri, Rigo, De Blasi, Toso (st 2’ Specogna), Borsetta (st 32’ Comisso), Ciriello (st 47’ Zuliani), Pillon (st 19’ Pratolino), Zetto (st 39’ Villanovich). All.: Pittilino.
Arbitro: Mancini di Pistoia
PORDENONE. E’ finita con il Torviscosa e la sua gente in festa, il trofeo al cielo e la Serie D sulle magliette e nel futuro, e con la Pro Gorizia a terra, stremata e delusa, seppur uscita dal campo una volta di più a testa alta. La finalissima dei play off di Eccellenza al “Bottecchia” di Pordenone, con il 3-0 per i friulani, ha consegnato la squadra di Fabio Pittilino alle vacanze nell’immediato e all’interregionale tra qualche mese, e quella di Fabio Franti agli spareggi nazionali che scatteranno il 29 maggio contro i lombardi della Castanese.
E’ finita così perché la Pro Gorizia ha mostrato di avere gioco, idee, cuore, ma alla lunga ha pagato qualche errore e una stanchezza che le ha tolto lo slancio nel momento decisivo, e perché il Torviscosa ha confermato di essere la squadra più forte e attrezzata del lotto, matura, esperta e quadrata, e può contare su un giocatore, lui per primo, di categoria superiore. Quel Gianluca Ciriello già capocannoniere della stagione regolare, mattatore anche ai play off, e decisivo anche in questa finale, con una doppietta. A lui del resto spettava caricarsi la squadra sulle spalle dopo l’infortunio che ha colpito lo sfortunatissimo Lorenzo Puddu nel riscaldamento (si parla di rottura del tendine d’Achille per lui, e di un lungo stop), costringendo Pittilino ad inserire in extremis un Matteo Pillon non al meglio. E Ciriello non ha tradito, colpendo appena ha potuto. Prima del suo gol, attorno alla mezz’ora, la gara era stata però molto equilibrata, ed anzi la Pro Gorizia era stata più manovriera, gestendo il pallone e togliendo ogni punto di riferimento alla difesa friulana. Le occasioni, sostanzialmente divise in modo equo, con un tiro poco alto di Andrea Borsetta in apertura dal cuore dell’area goriziana, e un colpo di testa di Matteo Gubellini che ha sfiorato il palo alla sinistra di Gjergj Ceka al 7’, sugli sviluppi di un corner. Poi, come detto, la zampata d’autore di Ciriello che ha cambiato le sorti del match al 29’: rapida ripartenza del Torviscosa, palla che arriva sulla tre quarti al numero nove che vede Nikolas Buso un po’ a metà strada tra la linea di porta e l’uscita, e lo fredda con un pallonetto mancino da applausi. E’ l’1-0 che non stende la Pro Gorizia (che ancora con Gubellini mette i brividi a Ceka al 33’ con un bolide poco lontano dall’incrocio), a differenza del raddoppio, al 36’. Questa volta Ciriello segna su rigore, con Buso che intuisce ma sfiora soltanto, dopo che Mattia Samotti era entrato in contatto con Federico Zetto, causando la massima punizione.
Il 2-0 fa sbandare i goriziani, che però anche grazie a Buso (provvidenziale su Borsetta lanciato in contropiede da Ciriello al 46’) restano in vita, e possono provare la rimonta nella ripresa. Ci credono i tifosi e ci crede Franti, che inserisce Kichi N’Da e Marco Raugna, e che mette i brividi a Ceka con una punizione di Jacopo Grion al 14’ e soprattutto con un tiro a colpo sicuro da centro area di Gubellini al 17’. La mira è appena sbagliata, perché la palla sfila di un niente sul fondo, ed è qui che davvero si spengono le speranze goriziane. Perchè dal possibile 1-2 si passa allo 0-3, quando il neoentrato Fabrizio Pratolino al 29’ incorna alla perfezione sul palo lontano un traversone dalla tre quarti, calando il tris e chiudendo ogni discorso. Il finale serve solo per certificare l’orgoglio della Pro, che tenta ancora la via del gol, senza però trovarla, e per preparare la festa del magnifico Torviscosa, arrivato lì dove voleva all’inizio della sua stagione da regina: in Serie D.