di Livio Nonis
Sarà inaugurato ad Aiello del Friuli domenica 8 maggio il monumento gnomonico dedicato ad Enzo Bearzot, nato a Joannis, e a tutti i giocatori che hanno vinto il Mondiale di calcio del 1982. Il complesso gnomonico, progettato da Aurelio Pantanali, è costituito da un solido “archimedeo” chiamato icosaedro troncato, utilizzato come struttura geometrica per il pallone da calcio, composto da 32 facce in acciaio costituite da 20 esagoni di colore grigio chiaro e 12 pentagoni di colore marrone scuro, iscritti in una sfera di 180 centimetri di diametro. Sulle facce a forma di esagono sono state incise quindici meridiane, ognuna di forma diversa, perché legata all’orientamento diverso che ogni superficie esagonale possiede. Ognuna porta il nome di un giocatore della squadra italiana di calcio dell’epoca: abbiamo quindi la meridiana di Dino Zoff, di Paolo Rossi, di Fulvio Collovati, di Marco Tardelli, e via via tutti gli altri giocatori.
Quando la luce del sole illumina lo strumento gnomonico, si possono consultare contemporaneamente durante i vari periodi dell’anno dalle cinque alle otto meridiane “operative”, che segnano tutte insieme l’ora solare di Aiello. Su ognuna delle facce pentagonali sono stati tracciati a taglio laser passante i dodici simboli dello zodiaco: aquario, pesci, ariete, toro, gemelli, cancro, leone, vergine, bilancia, scorpione, sagittario e capricorno. Una luce collocata all’interno del “pallone” illumina la sera il suo interno completamente vuoto: filtra dalle figure dei simboli zodiacali e dai lati aperti di tutti gli esagoni e pentagoni che compongono il solido, creando un suggestivo aspetto scenografico.
La costruzione ha richiesto un particolare impegno progettuale e costruttivo e la sua originalità gnomonica rende il monumento dedicato a Enzo Bearzot unico nel suo genere nel mondo. Merita l’attenzione non solo degli appassionati di meridiane, ma anche di tutti coloro che amano il mondo del calcio italiano.