Per il Carnico, giunto al termine del girone di andata, è tempo di bilanci. In linea generale, il dato principale che salta all’occhio è quello dei molti infortuni, con squadre che spesso hanno difficoltà ad allestire la formazione da mandare in campo. Gli oltre due anni di inattività, dovuta al Covid, hanno lasciato segni pesanti su organici già penalizzati da un ricambio generazionale, penalizzato inoltre da un costante dallo spopolamento del territorio e dalla scelta di altre discipline. Nonostante questo, il torneo continua ade essere molto seguito e alle partite non manca mai una cornice di pubblico più che significativa.
Per quel che concerne il lato tecnico, i pronostici della vigilia sono stati rispettati, anche se non mancano alcune sorprese.
Iniziando dalla Prima Categoria, il primato del Cavazzo poteva essere prevedibile, solo che ci aspettava qualcosa di più da parte delle concorrenti: il ritmo tenuto dalla formazione viola è impressionante (34 punti sui 36 disponibili) e questo ha allontanato le altre pretendenti. Il Villa, prima inseguitrice, è a sei punti, mentre staccatissimi sono i Mobilieri,addirittura a meno 15 e da almeno un mese praticamente fuori dai giochi. Più appassionante la lotta salvezza, dove in 6 punti sono racchiuse ben sei squadre. Si va dai 13 punti dell’Arta ai 7 del Sappada, passando attraverso Cercivento ed Illegiana a quota 11, Velox 10 ed Ovarese 8.
In Seconda Categoria comanda l’Amaro di bomber Basaldella (venti reti per lui), con la Viola (la squadra che esprime forse il più bel calcio dell’intero campionato) staccata di un punto. Saranno loro due, assieme a Campagnola e Tarvisio, a giocarsi la promozione in un girone di ritorno che si prevede incerto anche per quanto riguarda la zona salvezza, dove l’unica che sembra spacciata è il Fusca. La formazione di Fusea e Cazzaso ha rischiato la non iscrizione ad inizio stagione ed il fatto che sia comunque riuscita a partecipare è già una piccola vittoria. Se si aggiunge il fatto che ha sempre dovuto fare i conti con moltissime assenze ecco spiegata una classifica nella quale ha rimediato solo 4 punti in dodici partite. Edera, Lauco, Paluzza e Verzegnis sono le altre formazioni a rischio retrocessione.
In Terza Categoria c’era una grande favorita, la Stella Azzurra, e i gemonesi hanno rispettato in pieno i pronostici, chiudendo l’andata con cinque punti di vantaggio sul Bordano e sei sull’accoppiata Ardita – Moggese. Piccole speranze di promozione anche per il Val Resia, a soli 4 punti dal secondo posto.