CORNO CALCIO – FORTEZZA GRADISCA 5-6

Di Matteo Femia

CORNO CALCIO – FORTEZZA GRADISCA 5-6
Reti: pt 2’ Musig, 15’ Maione, 47’ Nguette, st 8’ su rigore e 35’ su rigore Noto, 12’ e 23’ Volk, 28’ su rigore De Bernardi, 30’ Colombo, 48’ Murello.
CORNO CALCIO: Foschiatti, Filipov (st 1’ Gasparin), Bordon, Murello, Zani, Nguette (st 13’ Colombo), Ledda, Bramuz, De Bernardi, Clauiano (st 24’ Dugaro S.), Mellauner (st 8’ Predan). All: Dugaro A.
FORTEZZA GRADISCA: Cucit, Franz, Ramic, Petriccione (st 41’ Goretti), Noto, Giordano, Volk, Musig (st 38’ Orecuia), Abrami, Scrazzolo (st 25’ Andrian), Maione (st 45’ Piccolo). All: Maranzana.
Arbitro: Belliato del Basso Friuli.

Un inno al calcio offensivo o, se vogliamo, un bignamino di come non si debba difendere. A seconda del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, la lettura di questo comunque indimenticabile Corno-Fortezza non può che essere estrema. A noi piace sottolineare soprattutto la qualità di gioco messa in campo dalle due squadre, e pazienza se si è visto qualche svarione difensivo di troppo. Il pubblico si è gustato uno spettacolo raro, con colpi di scena continui ed una sensazione netta di come il match avesse sempre qualcosa da dire, fino al triplice fischio finale.
Tanti, tantissimi gli episodi da raccontare. Si capisce subito che non sarà una partita banale perché nel giro di sessanta secondi prima ha l’opportunità di passare in vantaggio il Corno, ma il tiro dal limite di Mellauner è parato da Cucit, e poi è subito 1-0 per la Fortezza: lancio lungo dalle retrovie, buco clamoroso sul lato sinistro della difesa di casa e Musig si invola verso Foschiatti freddandolo con precisione. Non basta, perché dopo un quarto d’ora la musica si ripete: ancora lancio a scavalcare la distratta difesa del Corno, e Maione si presenta a tu per tu con Foschiatti, dribblandolo e depositando in rete a porta vuota. Al 30’ Ledda salva sulla linea dopo una clamorosa carambola susseguente a un tiro di Abrami respinto dal palo, e nel finale si sveglia finalmente il Corno, trascinato da De Bernardi: al 44’ il centravanti coglie la traversa di testa, mentre tre minuti dopo serve su un piatto d’argento a Nguette il pallone dell’1-2, che il centrocampista deve solo spingere in rete da due passi. Sembra l’episodio che può cambiare la partita, ma ad inizio ripresa il Corno ripiomba nella sua fase-horror: all’8’ Abrami fa quello che vuole in area avversaria, e viene steso. E’ rigore, che Noto non sbaglia. A quel punto la Fortezza si scatena, e sale in cattedra Volk: al 12’ da due passi sigla il 4-1 su assist da sinistra del solito, immarcabile Abrami, mentre al 23’ deposita in rete il 5-1 con il più comodo dei tap-in da due metri dopo l’ennesima frittata difensiva dei padroni di casa. A quel punto il Corno ha però un sussulto d’orgoglio: De Bernardi si procura al 28’ il (dubbio) rigore che trasforma nel gol del 2-5, e due minuti dopo Colombo va via in contropiede bucando Cucit in uscita. E’ 3-5, e la partita improvvisamente torna in bilico, ma ci pensa l’ennesima dormita difensiva del Corno a chiudere i conti: Volk crea scompiglio nella retroguardia avversaria e si guadagna il terzo rigore della gara, che Noto tramuta nel 3-6 che però cambierà negli ultimi minuti prima nel 4-6 realizzato da capitan Zani ribattendo in gol il rigore paratogli da Cucit (bravo Predan a procurarselo) e poi nel definitivo 5-6 siglato al 48’ da Murello nell’ultima azione del match. Un risultato che tanti, qui a Corno, ricorderanno a lungo.