di MASSIMO DI CENTA
TRICESIMO – GEMONESE 1 – 1
GOL: 34’ pt Arcon, 50’ st Fadini.
TRICESIMO. Tullio, Peressini, Gjoni (15’ st Del Piero), Andrea Osso Armellino, Pretato, Petrosino, Dedushaj (26’ st Condolo), Carlig (9’ st Fadini), Del Riccio, Alessandro Osso Armellino (35’ st Lius Della Pietà), Selenscig (7’st Pucci). A disposizone: Ganzini, Mastromano, Molinaro, Vasile. Allen. S. Chiarandini.
GEMONESE. De Monte, Braidotti, Skarabot (41’ pt Venturini), Gregoric, Rojc, Perissutti, Ursella, Buzzi, Ilic (37’ st Vidotti), Zigon (35’ st Garbellotti), Arcon. A disposizione: Fabris, Paravic, Toffoletto De Clara, Pittau. Allen. G. Mascia.
ARBITRO: Toselli di Gradisca d’Isonzo. Assistenti: Masini e Dissegna.
NOTE: ammoniti Ursella, Fadini, Andrea Osso Armellino, Buzzi. Angoli 12 a 5 per il Tricesimo. Recupero 2’ e 5’.
TRICESIMO. Due grandissimi gol, un tempo per uno e alla fine un pareggio che può anche accontentare entrambe. Certo, non la penseranno così quelli della Gemonese, che erano in vantaggio quando Toselli stava già portando il fischietto alla bocca per il segnale di chiusura, ma comunque proseguono il trend positivo dopo un trittico che li ha visti vincere in casa della capolista, battere in casa una diretta concorrente per la salvezza e infine uscire indenne dal campo della seconda forza del campionato. Il Tricesimo, invece, evita una sconfitta che sarebbe stata onestamente immeritata alla luce di un secondo tempo tutto all’assalto, dove in certi frangenti, magari, è mancato un pizzico di lucidità, ma che ha evidenziato una tenuta atletica davvero invidiabile.
La prima frazione di gioco ha visto una bella Gemonese, capace sia di sviluppare una manovra semplice e razionale ma a tratti anche brillante a situazioni di contropiede che hanno impensierito non poco la retroguardia avversaria. Tutto girava alla perfezione, in casa giallorossa, con la difesa sempre attenta, un centrocampo bravo sia a filtrare che a proporre (con un Buzzi davvero ispirato) ed Ilic ed Arcon bravi là davanti a proporsi. La squadra di Mascia sfruttava molto bene la corsia di sinistra con Skarabot ed Arcon che spesso trovavano soluzioni di un certo pregio, come quella che al minuto 43 h portato al gol del vantaggio. Lo spunto di Skarabot (dopo una palla riconquistata a centro campo) faceva pervenire la sfera ad Arcon che dal lunotto antistante l’area di rigore infilava Tullio con un interno destro dritto dritto nel sette alla destra dell’estremo locale. Qualche minuto più tardi, lo stesso Skarabot era costretto a lasciare il terreno di gioco e la cosa avrà il suo peso nell’economia della gara. Nella ripresa, Chiarandini ricorre quasi subito alla panchina ed i nuovi portano subito vivacità alla manovra fin lì piuttosto svogliata della squadra. Il Tricesimo cresce col passare dei minuti, alza ritmo e tempi di giocata. La Gemonese nella prima mezzora non si scompone, se ne sta tranquilla a presidiare la propria metà campo, senza però più trovare le strade per ripartire. L’onda biancazzurra sale sempre di più e l’ultimo quarto d’ora è un vero e proprio assedio. La Gemonese vacilla ma ci pensa De Monte a diventare il protagonista del match: alla mezzora alza sulla traversa un’incornata di Pretato su azione d’angolo e in pieno recupero è addirittura strepitoso quando respinge una girata di Del Riccio da pochissimi metri. Nulla può però all’ultimo secondo d.el match, quando Fadini, al limite, raccoglie il servizio di un compagno, controlla di petto e d’esterno sinistro fulmina De Monte, con una conclusione formidabile per violenza a balistica.