di Francesco Coccioli
Una delle compagini che merita un particolare focus per il campionato di Eccellenza del FVG è di certo il Chions, attualmente capolista nel girone A. In cima già dalla 1° giornata, i giallo blu sono ancora imbattuti. Il fautore di un sì solido e consolidato monolite è il “guerriero” Andrea Barbieri.
Al di là delle individualità schierate in campo, ci soffermeremo in prevalenza sugli aspetti peculiari della tattica di reparto e collettiva ormai consueti da svariati mesi. Difatti, grazie a molteplici prestazioni eccelse, è davvero arduo scegliere un match simbolo per il Chions di mister Barbieri.
In fase difensiva, il 4-2-3-1 dei chionsesi non teme le imbucate nemiche e, anzi, pone la linea dei centrali di difesa davvero alta ad anticipare sul rinvio. In generale, come legittimo per questo modulo ormai in voga, è necessario il sacrificio di tutti i giocatori di movimento. Pertanto, lo schieramento solito prevede che in primis la punta si posizioni dietro la linea della palla e pressi. Mentre la marcatura preventiva è essenziale, senza dubbio il centro nevralgico del recupero palla è rappresentato dai mediani e dai centrali. Se i primi coprono con maestria, i secondi accettano l’1 vs 1.
In fase offensiva, il Chions tramuta la sua impermeabilità difensiva (e il record di sole 6 reti subite) in delle transizioni attive davvero micidiali. L’azione riparte, di norma, con la costruzione del gioco dal basso, affidata a due mediani dalle spiccate doti fisiche e tecniche. La partecipazione degli esterni bassi in sovrapposizione è la freccia in più per l’arco di mister Barbieri, così da scardinare gli avversari più serrati. In principio, però, l’arma più letale fra tutte è quella dei quattro uomini là in avanti. Con la fantasia e la qualità svariano senza mai concedere un riferimento.