di Marco Bisiach
Miglior attacco e miglior difesa, nessuna sconfitta, esperienza e malizia da vendere e, adesso, una dote di punti di vantaggio sulla prima delle inseguitrici, la Manzanese, che è salita addirittura a nove lunghezze. Vale a dire che chi rincorre dovrebbe vincere sempre, nel girone di ritorno, e chi scappa dovrebbe rallentare tre volte di più di quanto ha fatto finora. Di impossibile nel calcio non c’è quasi nulla, ma dire che l’Isontina ha messo con la vittoria nel recupero della quattordicesima giornata d’andata sul campo de La Fortezza Gradisca un robusto mattoncino sul muro del successo in campionato e del salto di categoria, non è uno sbaglio, non è un azzardo.
Dalle parti di Capriva e San Lorenzo Isontino giustamente non si sbilanciano – e capitan Cristian Faggiani dopo l’1-0 di Gradisca ci ha parlato di “sogno” senza volergli dare un nome -, perché nel calcio la scaramanzia è sacra e ci sta tutta. Però i numeri e le sensazioni raccontano che ad oggi la squadra di mister Claudio Baulini è la prima vera grande avversaria di se stessa nel girone E di Seconda categoria. Se i rossoneri resteranno sempre concentrati e determinati, difficilmente da dietro potranno rimontare, visto che la capolista sta dimostrando di poter e saper vincere anche nelle giornate più complicate o meno brillanti.
Contro il Mossa, prima della sosta, l’Isontina aveva sprecato un’occasione facendosi rallentare sul 3-3, in casa di un’ottima La Fortezza (che peraltro meriterebbe probabilmente una classifica più robusta di quella attuale) è stata cinica e ha stretto i denti quando era il caso di farlo. Merito del mix di esperienza e qualità sul quale può contare la capolista: uomini che hanno affrontato mille battaglie (da capitan Cristian Faggiani a Gianni Burlon, fino a quel bomber Fulvio Concion che è tornato da poco al calcio giocato per dare il suo contributo alla causa rossonera) e giocatori con un passo da categoria superiore come Samba Sarr, il match winner della sfida di San Valeriano, a Gradisca.
Domenica l’Isontina si ritufferà anche nell’impegno di Coppa Regione, ospitando l’Unione Calcio 3 Stelle nei sedicesimi di finale, poi avrà due turni di campionato sulla carta sfavorevoli rispetto alla Manzanese che insegue: l’ostica Serenissima Pradamano da affrontare in casa, il Sovodnje del capocannoniere Jan Dornik da andare a trovare a domicilio, mentre l’inseguitrice partirà in casa contro il Villesse penultimo e farà visita ad un Buttrio altalenante. Turni di apertura del girone di ritorno che potrebbero indirizzare, o eventualmente riaprire, la corsa al vertice. Ma il recupero di domenica scorsa tra La Fortezza e l’Isontina non ha acceso i riflettori solo sulla capolista, sempre più in fuga solitaria. Ha detto, e a chiare lettere, che anche i gradiscani stanno meglio di quanto non reciti la loro decima posizione in graduatoria. L’ha rivendicato con orgoglio capitan Mattia Petriccione dopo il ko – “Non ci sono tutti questi punti di differenza tra noi e l’Isontina, abbiamo dimostrato di potercela giocare alla pari contro chiunque”, le sue parole a CalcioFvg -, l’ha confermato soddisfatto anche mister Fabio Maranzana.
Ritrovato lo spirito di gruppo e con una condizione fisica che non potrà che andare in miglioramento nelle prossime settimane, La Fortezza che al di là dei risultati ha tenuto testa al Terzo e all’Isontina può pensare ancora di scalare la classifica. Cortissima, peraltro. Appena sei punti più in su c’è il quarto posto dell’Unione Friuli Isontina, e a sette lunghezze proprio il podio con il Terzo, e la zona play off. Ecco perché, ad oggi, di certezze nel girone E della Seconda categoria ce ne sono poche: che il Poggio là in fondo (3 punti in 15 partite) avrebbe bisogno di un miracolo per risalire, e che l’Isontina là davanti sarà dura da riprendere per tutte, Manzanese compresa. In mezzo, per tutte le altre e per le gioia di chi le segue, ci sarà un girone di ritorno di continue sorprese, sorpassi e controsorpassi.