di Pugaccio
La decisione era inevitabile: il comitato ed il presidente della Lega Nazionale Dilettanti FVG, Ermes Canciani, hanno allungato la sosta invernale dei campionati dilettantistici regionali a causa dell’interminabile pandemia, ripresentatasi con nuove varianti. Di certo la diffusione a raggiera dei contagi ha determinato a livello sportivo (e non solo, ahinoi) un nuovo stallo generale con riflessi su tutti i campionati, non esclusivamente del calcio, anche se l’efficienza vaccinale risponde bene. Di fatto, però, molte compagini sono decimate da assenze da contatto col coronavirus. Sulla situazione abbiamo immediatamente raccolto gli umori dei vertici delle squadre militanti in Regione Friuli Venezia Giulia, in specie quelle della seconda categoria girone F.
Maurizio Sciarrone, allenatore Costa International:
“È una decisione scontata. È necessario che la salute venga tutelata prima di ogni altra cosa. Ma sarà il caso che si rivedano anche i protocolli di ripresa per gli atleti colpiti da covid e le varie quarantene. Altrimenti avremo dei campionati più falsati di quanto non lo siano già adesso“.
Giovanni Bove, dirigente del TriesteFVGAcademy:
“Il mio parere? Penso che sia giusto: troppi contagi in questo momento; poi c’è il problema dei post Covid che hanno la visita dopo la negatività di 30 gg e molte squadre sono ridotte al lumicino. Ripeto penso che sia giusto così“.
Marco Piccin, presidente CGS Trieste:
“Il grosso problema da risolvere sono le visite mediche degli atleti guariti dal Covid. Rivisto questo aspetto potremmo giocare sempre, senza bisogno di rinviare o posticipare partite.
Detto ciò una sospensione che penso possa aiutare un po’ tutti senza scontentare nessuno”
Gianluca Solidoro , Ds Romana:
“Nonostante il nostro ottimo momento penso sia opportuno salvaguardare la salute dei nostri tesserati e delle loro famiglie; il calcio è uno sport di aggregazione che coinvolge moltissime persone. Tornerà a farci divertire e sorridere ma perché questo avvenga bisogna far passare questo brutto momento attenendoci alle direttive federali“.
Andrea Giovannini, presidente Asd Campanelle
“Lo ritengo una scelta doverosa… e responsabile”
Domenico Greco, dirigente Pieris1925:
“Visto il momento che stiamo vivendo è stato corretto sospendere l’attività sportiva. Mi auguro tuttavia di ricominciare nelle date indicate pur avendo a riguardo forti dubbi“.
Francesco Volante, allenatore ArisSanPolo:
“Il mio pensiero è vicino e pienamente d’accordo con il Presidente Ermes Canciani per la sospensione dei campionati dilettanti…facendo un’analisi di questo momento molto particolare e delicato con l’aumento delle positività su tutte le categorie. Sono del parere che bisogna far lavorare tutti nella massima sicurezza, anche perché con le squadre dimezzate i campionati verrebbero falsati“.
Davide Cortellino, dirigente Opicina:
“Visto l’ aumento esponenziale dei contagi è giusto fermarsi sperando poi di finire finalmente il campionato correttamente” .
Lorenzo Biasin, allenatore Primorje 1924;
“Sulla sospensione dei campionati…se serve a poter continuare in maniera regolare e a portare a termine la stagione sono favorevole allo spostamento vista la crescita esponenziale dei casi. Meglio ripartire un po’ più avanti in tranquillità e sicurezza che iniziare adesso e sospendere tra 1 mese. Per noi allenatori si tratta di reimpostare il lavoro ma fa parte del nostro mestiere avere degli imprevisti e continue modifiche, adattamenti.. Speriamo di ricominciare a febbraio. Noi continueremo ad allenarci per esser pronti alla ripresa“.
Mauro Bursich, dirigente Asd Ssd Breg
“Decisione difficile ma mi sembra quella più sensata visto il notevole aumento dei casi di contagio. Sicuramente potevano fare meglio su altre decisioni prese in altri ambiti. Spero che, supportato da evidenze scientifiche, cambi qualcosa anche riguardo l’iter per riprendere a giocare dei giocatori positivi. Navighiamo a vista… Adesso ci riorganizzeremo in modo da farci trovare pronti alla ripartenza sperando che la situazione migliori“.
Federico Tomasella, vicepresidente Turriaco calcio 1922:
“Concordo con la scelta fatta dalla Federazione, in questo momento non c’erano i presupposti per andare avanti visto il continuo aumentare dei contagi“.
Piero Jurissevich, Ds Montebello.
“Decisione giusta e di buon senso, sperando che a febbraio la situazione migliori. Riprendere adesso con regole difficilmente rispettabili da società dilettantistiche sarebbe stato un azzardo. Il rischio di giocare senza molti elementi tra contagiati o isolati avrebbe sicuramente falsato il campionato“.
Michele Issich, Allenatore Montebello Don Bosco
“Vedendo come sta evolvendo la situazione contagi, credo sia una scelta corretta da parte della federazione. Purtroppo personalmente penso che non sarà sufficiente la pausa fino al 6 febbraio, ma ci sarà il bisogno di allungare i tempi“.
Roberto Visintin, dirigente UFM Monfalcone
“Penso sia la scelta giusta, considerando che quasi tutte le squadre hanno dei positivi nelle rispettive rose. Meglio partire un po’ più tardi con più sicurezza per tutti. Mi sembra una scelta già avallata da altri comitati“.