La Gemonese merita gli applausi per il bel gesto di accordare il rinvio della partita con il Fiume Veneto Bannia nell’anticipo di sabato della decima d’andata del girone A di Eccellenza. Le cinque positività al Covid riscontrate nel gruppo squadra dei fiumani alla vigilia del match non erano sufficienti a chiedere il rinvio, a termini di regolamento. La dirigenza dei pedemontani ha però accettato comunque di non giocare.
Il presidente giallorosso Pino Pretto ci spiega le sue motivazioni.
“Prima di tutto – spiega il numero uno della Gemonese – siamo dilettanti: non dimentichiamolo mai. In questi momenti difficili dobbiamo cercare di capirci, venirci incontro tra società ed essere solidali, anche perché oggi quel che capita a te, magari potrebbe capitare a me in futuro. Il Covid fa paura di nuovo“.
Quello tra Gemonese e Fiume Veneto Bannia era e resta uno scontro diretto in chiave salvezza: a maggior ragione, la partita riveste un’importanza chiara.
“La gara era delicatissima, però è stato giusto dare un segnale all’intero movimento del calcio dilettanti. So che ci sono in ballo classifiche e obiettivi, ma la salute viene prima di tutto: lo dico col cuore“.
Che stagione sta vivendo la Gemonese?
“Come tutti stiamo vivendo una stagione con tanti infortunati. Il fatto che tutti i giocatori siano stati fermi quasi due anni, pur tenendosi in movimento. Allenarsi sul serio e giocare ogni domenica è un’altra cosa. Noi ci siamo presentati contro il Tricesimo con otto giocatori in meno, anche se la stagione è tormentata per tutti. I due gironi impongono di accelerare i tempi, perché la stagione è corta e la salvezza va conquistata il prima possibile perché si rischia di trovarsi in zona play-out e si rischia“.
Domenica si torna in campo, nell’ultima d’andata, e la Gemonese sarà impegnata a Codroipo. Che partita ci dobbiamo aspettare dall’undici di Gianluca Mascia?
“Mi aspetto dai ragazzi una prova di cuore e coraggio: non vinciamo dal 17 ottobre, dal 1-3 a Tamai, e bisogna pensare a far punti. Abbiamo recuperato alcuni giocatori reduci da infortunio e poi, dopo la sosta, speriamo di costruire un girone di ritorno migliore, sperando di non avere tutta la sfortuna che ci ha bersagliato nella prima parte della stagione. Penso di avere una squadra forte ed attrezzata per la salvezza“.
Dal 6 dicembre scatterà l’era del Super Green Pass: in sostanza, solo chi avrà la certificazione potrà continuare a giocare. Quando difficile è dover gestire tutti questi aspetti per un presidente di una società dilettantistica?
“Sono due anni che tiriamo avanti con queste cose. Ogni volta c’è qualcosa che ti fa chiedere chi te lo faccia fare.. Certo, la passione fa proseguire, sperando che finisca il prima possibile. Oltre all’impegno personale, mettiamo anche risorse economiche: confido davvero che questo sia l’ultimo anno nel quale ci troviamo così sotto pressione“.
Qualche anno fa, Pino Pretto era il “Re di Coppe”: la salvezza quest’anno vale la vittoria di una Coppa Italia?
“Il nostro vanto è che siamo la squadra più longeva dell’Eccellenza Fvg: da 13 anni siamo a questi livelli con la prima squadra. Ci piacerebbe continuare. E’ dura per tutti“.