di MASSIMO DI CENTA
Al secondo posto nel girone C, un punto sotto la capolista Deportivo, i Grigioneri stanno vivendo finora un’ottima stagione. Una sola sconfitta (quella patita in casa proprio contro il Depo alla quarta giornata), 38 gol fatti (miglior attacco del girone) e 7 subiti: sono numeri importanti quelli della squadra di Fabio Martignoni e c’è da scommetterci che la formazione di Savorgnano del Torre non mollerà fino alla fine. C’è un passato lungo quasi 100 anni da onorare ed una scelta recente di cui dimostrarne la bontà. E partiamo proprio da questa scelta, quella che il presidente Enzo Clochiatti ha fatto, quando decise di non iscriversi al campionato di Promozione preferendo ripartire dalla Seconda.
Allora, Presidente, come è andata?
«Diciamo che è stato un insieme di cause a far maturare questa decisione, una decisione sofferta, ma che io ed i miei collaboratori abbiamo ritenuta necessaria. Le difficoltà economiche che riguardano il calcio dilettantistico in generale, acuite dal momento legato alla pandemia ci hanno indotto a ridimensionare i nostri progetti».
E la gente di Savorgano come l’ha presa?
«Qualcuno ha capito la situazione, altri non hanno condiviso. Ma è normale, la nostra società ha un passato di quasi cento anni. La Savorgnanese ha rappresentato un punto di riferimento per il calcio della zona ed è logico che qualcuno abbia considerato questa scelta un affronto alla storia. In effetti c’è qualche presenza in meno al campo sportivo, perché il livello, quando si scende di categoria si abbassa chiaramente. Ma ripeto tutto questo è stato fatto per garantire una continuità che altrimenti rischiava di essere compromessa».
In un pese di neanche 1000 abitanti, in effetti, non deve essere semplice gestire una squadra competitiva.
«Avere i ricambi giusti non sempre è possibile, a volte diventa un discorso generazionale. Poi non è più come una volta, adesso le distanze si sono accorciate e mantenere la squadra di paese è diventata una specie di missione».
Questa partenza brillante in campionato probabilmente avrà convinto anche i più scettici che forse è stata fatta la scelta giusta per poter in qualche modo ripartire.
«Credo di aver messo a disposizione di Martignoni un buon organico, con tanti giovani in grado di assicurare un minimo di futuro e qualche elemento più esperto per aiutarli a crescere. Certo, ci manca un settore giovanile dal quale poter attingere, visto che adesso la società di riferimento per i giovani è l’Ol3 ma se le circostanze lo permetteranno vedremo di fare qualcosa in tal senso».
Da un punto di vista di risorse come ve la cavate?
«Per quanto riguarda le risorse umane il gruppo dirigenziale sta operando nel migliore dei modi: c’è passione, entusiasmo e voglia di fare. Per quanto concerne l’aspetto economico, abbiamo qualche locale del posto che ci dà una mano, il chiosco che garantisce piccole entrate ed il Comune che quando può ci dà una mano e ci assicura la gestione dell’impianto di Marsure gratuitamente».
Insomma, Presidente, questi Grigioneri possono pensare un po’ più in grande o no?
«La stagione è ancora lunga e poi questa formula di certo non ti permette passi falsi. Una sola promozione in Prima è davvero poca cosa ma noi di sicuro ci giocheremo fino in fondo le nostre possibilità».
Nell’immagine di copertina, Savorgano del Torre