Il Presidente del Comitato Regionale della Lega Nazionale Dilettanti del Friuli Venezia Giulia, Ermes Canciani, è stato nominato viceCommissario della LND: lavorerà, in rappresentanza dell’Area Nord, a stretto contatto con il Commissario Giancarlo Abete e gli altri due ViceCommissari: Luigi Repace, in rappresentanza dell’area Centro, e Sandro Morgana, rappresentante dell’area Sud. Con loro anche l’avvocato Giancarlo Gentile.
Una nomina arrivata al termine di diverse settimane di burrasca all’interno dell’Ente di piazzale Flaminio. Le dimissioni di Cosimo Sibilia, le scelte del vicario Ettore Pellizzari ,non gradite dalla maggioranza dei Comitati, e la necessità di assicurare un governo il più possibile stabile al calcio dilettanti, almeno fino alle nuove elezioni, a gennaio 2022, rendono complicato il lavoro di Ermes Canciani e dei suoi colleghi.
“E‘ stato un periodo travagliato per la Lega e tutto il movimento calcistico – conferma il numero uno del Comitato Fvg –: dopo varie interpretazioni della situazione, siamo arrivati al commissariamento e, nelle procedure, il presidente Gabriele Gravina ha individuato le figure di Giancarlo Abete, Luigi Repace, presidente di LND Umbria, e Sandro Morgana, presidente di LND Sicilia oltre a me e all’avvocato Gentile. Dobbiamo rimettere la Lega Nazionale Dilettanti in una situazione di normalità, dopo tanti sconquassi che l’hanno indebolita. Serve rimettere in sesto le cose e ridare entusiasmo al movimento. Ci aspetta un lavoro importante, considerando soprattutto che a gennaio ci sarà l’assemblea elettiva, che dovrà individuale il prossimo presidente“.
Le scelte di Ettore Pellizzari, presente e sodale sabato 8 maggio all’incontro con lo stesso Ermes Canciani e Bepi Ruzza, presidente di LND Veneto, hanno generato la protesta di diversi Comitati: com’è possibile che in pochi mesi il rapporto con lo stesso Pellizzari sia cambiato così?
“Sul piano dei rapporti personali, mi auspico che nulla sia cambiato con Ettore Pellizzari: ci siamo sentiti diverse volte, in un rapporto cordiale e mai di facciata. Per quanto riguarda il modo di gestire la Lega in senso generale, abbiamo avuto punti di vista diversi. Sono abbastanza convinto che stavamo scendendo su una china che determinava un isolamento totale nell’àmbito della FederCalcio. Ci sono state alcune decisioni prese sulla nostra testa ed era necessario riportare tutto alla normalità. Anche se siamo stati tra quelli che non avevano votato Gabriele Gravina nell’elezione del presidente della FIGC, non ci sembrava giusto restare relegati in una posizione di inferiorità e, in ogni caso, in una posizione scomoda atta a mantenere lo status quo. Su questo aspetto ci siamo scontrati e la decisione mia e di altri presidenti regionali è stata quella di mandare un segnale di discontinuità, pur non rinnegando tutto l’ottimo lavoro che è stato fatto finora. Di sicuro, dall’elezione (il 22 febbraio 2021, ndr) di Gabriele Gravina a questi ultimi giorni è successo qualcosa che ci ha fatto cambiare prospettiva ed idea. D’altronde, se si pensa che un presidente di Lega Nazionale Dilettanti, eletto all’unanimità a fine gennaio, nel giro di pochi mesi ha visto scendere il consenso sulla sua figura a non più di quattro o cinque Comitati, serviva intervenire“.
Per Ermes Canciani cosa vuol dire assumere un ruolo così delicato a livello nazionale?
“Ho sempre cercato di mantenere un comportamento lineare, volto a conservare l’equilibrio generale. Luigi Repace, Sandro Morgana ed io siamo stati nominati essenzialmente perché siamo i coordinatori delle nostre rispettive aree e quindi possiamo assicurare un minimo di continuità rispetto a quel che c’era prima, come chiedevano Gabriele Gravina e il Commissario Giancarlo Abete. E’ logico che sia un incarico importante e gravoso, che spero di poter svolgere con la mia solita pacatezza: mi rendo conto che l’impegno metterà a dura prova i rapporti che esistono tra le varie realtà territoriali“.
I dirigenti del calcio dilettanti del Friuli Venezia Giulia aderiscono tutti a questo tipo di politica del calcio o esiste qualche sacca di resistenza?
“Ho avuto tantissimi attestati di stima, in àmbito calcistico e sportivo in generale, per questa nomina. Una delle peculiarità della politica del Comitato Fvg è sempre stata quella di tenere la porta aperta al dialogo e al confronto, e anche gli armadi aperti: tutto quello che succedeva a Roma è stato riportato puntualmente ai Consiglieri e ai Dirigenti. Ho sempre cercato di condividere qualsiasi decisione. Spero che questa scelta sia capita dal nostro mondo che ha bisogno di essere supportato e sopportato, considerato pure quel che succede a livello pandemico. Se è vero che tra una settimana, speriamo di no, andremo in zona gialla, si innescheranno diverse situazioni che potrebbero, speriamo mai, portare alla sospensione dei campionati. In quel caso, sarebbe come ripartire di nuovo da zero“.
Scherzando, ma non troppo: da vice-presidente vicario del CONI Regionale, Ermes Canciani ha dovuto gestire l’ente nel periodo di vacatio regis durante l’assenza di Giorgio Brandolin, adesso da coordinatore dell’Area Nord deve gestire il Commissariamento della LND… Impossibile pensare alle ferie!
“Sicuramente non mi annoio. Però cerco di metterci entusiasmo, passione ed impegno e soprattutto, finché esisterà la componente divertimento nell’interpretazione dello mondo dello Sport, mi metto a disposizione, affinché si possa perseguire risultati che siano più consoni alla nostra realtà“.