La vittoria per 0-2 in casa dello Strassoldo, ottenuta domenica nella settima d’andata del girone D di Seconda categoria Fvg, ha permesso all’Union 91 di Percoto di restare nelle zone nobili della graduatoria, ancora senza sconfitte e con 14 punti (e una partita in meno) a -7 dalla capolista Lestizza, che però deve ancora osservare il turno di riposo.
Oltre al buon rendimento in campionato, il sodalizio del presidente Fabio Bondetti ha da qualche giorno anche un motivo in più per festeggiare: la fresca laurea in ingegneria elettronica di Simone Martin, neo dottore e quindi ingegnere del centrocampo biancazzurro.
“La laurea è stata sudata: l’indirizzo era abbastanza difficile, però alla fine ce l’ho fatta. Adesso sto continuando gli studi sempre all’Università di Udine, sempre in ingegneria elettronica. Speriamo bene”
Perché proprio ingegneria elettronica?
“Fin da quando frequentavo l’Istituto Malignani sono un appassionato: ho deciso di continuare nello stesso indirizzo. Oltre a piacermi, mi dà anche diversi sbocchi lavorativi“.
Quanto complicato è stato ed è studiare e conciliare ciò con l’attività sportiva?
“Sotto l’Eccellenza è ancora fattibile. Se si sale, tra Eccellenza e serie D o più in alto è molto più difficile, perché si è spesso lontani, gli allenamenti sono di pomeriggio e risulta complicato frequentare anche le lezioni. Ho diversi amici che hanno lasciato l’Università perché, puntando sul calcio, non riuscivano più a seguire“.
Parlando di sport, un ingegnere elettronico come si trova nel centrocampo dell’Union 91?
“Bene. Quest’anno tocca giocare sempre, perché abbiamo avuto diverse defezioni: puntiamo a salire di categoria“.
Il presidente Fabio Bondetti ha sempre espresso ambizioni di salto di categoria. Cosa vi serve per riuscire nell’intento?
“Rispetto ad altri anni forse, come ho detto, ci mancano proprio persone, sia per motivi lavorativi, sia per motivi di salute e ci troviamo in non più di 14/15. Però il nucleo del gruppo è sempre quello. A Strassoldo, nell’ultimo turno, eravamo contati, ma siamo riusciti a portarla a casa“.
Prossima partita?
“In casa, affrontiamo la Varmese. I nostri prossimi avversari non sembrano avere velleità di vincere il campionato, però sono proprio quelle partite difficili nelle quali si rischia di incepparsi. Dovremo fare attenzione, perché saremo ridotti nel numero“.
In campo, come sei identificato?
“Beh, un po’ di prese in giro e di sfottò ci sono: mi chiamano ingegnere, dottore.. L’andazzo è questo, e prima o poi terminerà. Intanto mi diverto“