La vittoria per 0-3 sul campo della Bujese nel derby della seconda giornata del campionato di Promozione, nel girone A, ha permesso all’Ol3 di trovare il primo successo stagionale, dopo il 3-4 rimediato in casa all’esordio per mano del Prata Falchi Visinale, facendo il pieno d’entusiasmo.
Il vicePresidente del sodalizio di Faedis, Stefano Devoti, ci racconta lo stato d’animo in seno al club del patron Franco Bertossi.
“Il risultato di 0-3 è forse anche riduttivo per capire come si sia svolta la partita. La nostra superiorità non è mai stata messa in discussione, i ragazzi erano in gamba, sempre in vantaggio sulle prime palle. Abbiamo affrontato la partita con il piglio e la coesione giusti per questi contesti: ispirati davanti e attenti dietro, contro un’avversaria piuttosto fisica. Noi siamo brevilinei, veloci e abbiamo sopperito alla differenza fisica con una prestazione di qualità: bisogna fare i complimenti alla squadra e al mister per come ha preparato il match. Per noi è stata una bella serata di calcio“.
Che ambizioni ha l’Ol3?
“La nostra politica è semplice e rivoluzionaria allo stesso momento. Lavoriamo molto nel settore giovanile e l’80 per cento dei componenti della Prima squadra proviene dal nostro vivaio e, comunque, dal territorio che ci circonda, Attimis, Povoletto e Faedis. Vogliamo costruire un contesto competitivo e sfidante per i nostri giovani, mantenendo la categoria. In passato, siamo stati anche in categorie superiori: se le condizioni ci sono, si lavorerà al meglio e non ci precludiamo nulla. In ogni caso, prima centriamo l’obiettivo di mantenere la categoria, prima potremo iniziare a divertirci“.
Oltre che in Prima Squadra, l’Ol3 ha lanciato tanti giovani anche in prosceni professionistici: un ulteriore obiettivo può essere quello di continuare su questa strada?
“Emblematico è il caso di Giulio Felice, da Savorgnano al Torre: un ragazzo che è con noi da quando aveva sei anni e che ha fatto tutta la trafila, giocando anche in Eccellenza. Magari siamo lontani dai grandi palcoscenici, ma diamo davvero l’opportunità di emergere e di mettersi in evidenza, facendo quello che piace di più, a pochi chilometri da casa, in un contesto probante. Il suo esempio vale per tutti i nostri ragazzi. Chiaro che a chi ha qualità per meritarsi livelli ancora superiori favoriamo il passaggio in contesti più importanti. Mi viene in mente è Michael Fabbro, che giocava con il Chievo, squadra che ora non c’è più: ha iniziato a giocare nelle giovanili dell’Ol3 ed ha raggiunto la serie B“.
Fantamercato: Michael Fabbro all’Ol3, almeno in attesa di ulteriori opportunità in campionati professionistici. Non succede, ma se succede…
“Assolutamente è fantamercato. Ma per allenarsi, ci ha chiesto di lavorare con noi e si sta allenando a Povoletto per tenersi in forma“.