MANZANESE- AMBROSIANA 2 – 0
MARCATORI: st 12’ Nchama, 48’ Gnago.
MANZANESE: Calligaro, Cecchini, Calcagnotto (33’ st Cestari), Bevilacqua, Zupperdoni, Capellari (44’ st Delle Case), Casella (28’ st Nastri), Nchama (49’ st Bradaschia), Moras (28’ st Gnago), Fyda, Nicoloso. All. Vecchiato. A disposiz.: Da Re, Codramaz, Piani, Mikaila.
AMBROSIANA: Scalera, Soragna (23’ st Dall’Agnola), Perinelli, D’Orazio, Leggero, Biasi, Proia (27’ st Giordano), Hoxha (33’st Testi), Moraschi (33’ st Merci), Alba, Zanetti (28’ st Porcelli). All. Chiecchi. A disposiz.: Spiazzi, Asllani, Botturi, Nardi.
ARBITRO: Casalini (sez. Pontedera) – Assistenti: Linari (sez. Firenze) – Scifo (Sez. Trento).
NOTE: ammoniti Zupperdoni, Leggero, Perinelli, Biasi e Alba.
MANZANO. Una Manzanese bella e sprecona ottiene tre punti strameritati e raggiunge una posizione di classifica interessante (considerando anche la gara da recuperare) in relazione anche a questa stagione anomala in cui le sorprese possono essere sempre dietro l’angolo. Prestazione convincente quella dei ragazzi di Vecchiato e se l’Ambrosiana non ha suscitato una grossa impressione, probabilmente è anche merito degli orange (in bianco per l’occasione), sempre attenti, concentrati e molto ben organizzati. Il risultato sta strettissimo alla Manzanese che avrebbe meritato di vincere di goleada, basti pensare alle tantissime occasioni sprecate (tra cui un rigore di Moras ben sventato da Scalera). A proposito di Scalera, bisogna sottolineare che il giovane portierino veneto (classe 2002) è stato artefice di almeno quattro interventi notevoli che hanno mantenuto la gara in bilico fino ai minuti di recupero.
Parte forte la squadra di casa, che già dopo 3’ va vicino al gol con Nicoloso, col portiere avversario bravo a ribattere la conclusione ravvicinata. Il 4 – 3 – 3 proposto da Vecchiato gira che è una meraviglia, con Cecchini e Moras che fanno quello che vogliono sulla corsia di sinistra e Zupperdoni che sull’altra sponda stantuffa a tutto campo, bravo sia nella fase difensiva che in quella d’attacco. La coppia centrale Calcagnotto – Bevilacqua sbriga il pochissimo lavoro nella zona centrale davanti al quasi spettatore Calligaro. Nel mezzo, Nchama, Capellari e Casella offrono il loro grandissimo contributo, assicurando fisicità, geometrie e copertura. Davanti, i guizzi di Moras assecondano i movimenti di Fyda e Nicoloso, bravi nel seguire le trame ma poco incisivi al momento di metterla dentro. Nella prima frazione, l’Ambrosiana ha solo un sussulto attorno al 20’ e nel giro di un minuto, prima Zanetti (su sbavatura di Bevilacqua che poi Cecchini rimedia in area) e poi Hoxa su punizione (bravo Calligaro a distendersi sulla sua sinistra) creano qualche grattacapo. Ma è un fuoco di paglia, perché da quel momento in poi i locali prendono decisamente in mano il match: in rapida successione, Casella, Capellari, Nicoloso avrebbero la palla giusta ma Scalera è sempre pronto a ribattere. E quando non ci arriva lui, ci pensano prima l’arbitro (che annulla un gol a Nicoloso per il quale il VAR avrebbe lavorato un bel po’…) e poi la traversa (centrata da Nchama in mischia su azione d’angolo, con Nicoloso che in tuffo di testa si avventa sulla ribattuta ma spreca il facile tap in).
Nella ripresa, la Manzanese parte con meno impeto, ma dopo 12’ trova lo strameritato vantaggio: Cecchini da sinistra spedisce nel mezzo un cross che sembra senza pretese, ma è bravo Nicoloso, sul secondo palo, a rimettere in mezzo la sfera che capitan Ncahama, con una zampata sotto misura, infila in porta. La formazione di Vecchiato però non si accontenta e cerca il raddoppio che potrebbe arrivare al 24’: Moras (leggermente più sottotono dopo un primo tempo sontuoso) si inventa una serpentina che Perinelli ferma in area con un fallo. Lo stesso Moras va sul dischetto ma Scalera è bravo a ribattergli il tiro. Alla mezzora, Cecchini va via sulla sinistra, spara in porta ma un difensore respinge, apparecchiando una comoda conclusione che Fyda spedisce alto da posizione molto favorevole. A quel punto, l’Ambrosiana si gioca il tutto per tutto e nell’ultimo quarto d’ora prova a pareggiare: è un assalto generoso ma poco lucido e infatti Calligaro non corre rischi, a parte qualche mischia davanti a lui. Poi, in pieno recupero, Delle Case conquista palla davanti alla propria area e serve per Gnago che parte in quarta con una progressione poderosa e una volta in area infila Scalera con un diagonale sul palo lontano, festeggiando alla grande il suo ritorno in campo dopo l’infortunio.