LINEA VERDE GIOVANI: CHRISTOPHER TOSO (TORVISCOSA)

di MASSIMO DI CENTA

È Christopher Toso del Torviscosa (20 anni il prossimo agosto) questa settimana, il protagonista della nostra rubrica. Lui si definisce trequartista in un 4 – 3 – 1 – 2 che rimane il modulo preferito per esaltare le sue caratteristiche, ma tra le sue peculiarità ha quella di essere elemento molto duttile e questa dote piace molto anche a Fabio Pittilino, il suo attuale allenatore, che infatti si dice molto soddisfatto della sua polivalenza: “Toso è un jolly prezioso – dice di lui – e se la cava bene in qualsiasi zona del campo. Mi piace molto per atteggiamento e mentalità, caratteristica che evidenzia anche negli allenamenti, dimostrando una concezione da calciatore non sempre facile da trovare nei giovani. Se devo trovargli un difetto, forse, è nella continuità di rendimento in alcuni periodi, oltre al fatto che può e deve migliorare nel colpo di testa”.

La parole di Pittilino, che non è esattamente uno sprovveduto, sono un bel biglietto da visita per questo ragazzo che ha mosso i primi passi nella Fulgor Godia, squadra del suo paese, prima di andare nel Donatello, per un’ esperienza durata sei anni. Una stagione all’Ancona, il ritorno al Donatello e poi l’approdo al Torviscosa, dove in due anni ha messo insieme 30 partite e 5 gol. Per il suo percorso di crescita e maturazione si dice molto riconoscente a due tecnici in particolare: Igor Bric e Alessandro Mora, che ai tempi del Donatello, oltre che a curarne la tecnica di base hanno lavorato molto sulla mentalità, preparandolo a fare il passo decisivo per poter giocare in prima squadra. Doti importanti per uno come Pittilino, disposto anche a sacrificare il bel gioco sull’altare del risultato da raggiungere, basando la sua idea di gioco su aggressività e possesso palla.

Christopher sembra aver appreso bene gli insegnamenti, perché in campo è uno degli ultimi a mollare, sempre disposto a dare una mano nelle zone di campo dove c’è bisogno e capace di sfruttare il tempo di inserimento da dietro con buona sincronia rispetto ai movimenti dei compagni. L’uso di entrambi i piedi è il segreto della sua duttilità tattica, anche se ogni tanto deve dosarsi perché la grande generosità lo porta a fare un po’ di confusione, Ma questi sono dettagli che sistemerà con l’esperienza e la maturità.

Una passione per il calcio nata in casa, dove in nonno Ferruccio e papà Luca ha trovato due persone decisive. Nonno Ferruccio lo faceva giocare anche in casa, “costringendolo” a colpire il pallone con entrambi i piedi e gli insegnamenti si sono rivelati utili, evidentemente, vista la facilità con la quale sa trattare la palla sia col destro che col sinistro. Papà Luca, invece, ha sempre favorito il suo desiderio di giocare a calcio. E poi c’è mamma Vanina, la sua prima tifosa, sempre attenta alle vicende del figlio, del quale ha anche condiviso il tifo per la Roma. A proposito di Roma, Christopher ha un modello a cui ispirarsi piuttosto impegnativo, ovvero Francesco Totti, uno che col pallone ci sapeva fare, così come Andrea Pirlo, altro centrocampista molto ammirato. In questo periodo, forse, il meno contento, in casa Toso è papà Luca, tifoso del Torino …